Guillermo Coria, ex-top tennis player argentino, ha recentemente condiviso le sue profonde emozioni riguardo al caso di doping che lo ha colpito anni fa.
In un’intervista, ha dichiarato: “Sono tornato con odio”, rivelando quanto questa esperienza lo abbia segnato. Coria, noto per il suo talento e la sua determinazione in campo, ha vissuto un calvario che ha cambiato non solo la sua carriera, ma anche la sua vita personale.
Nel 2001, Coria era in cima al mondo, con un gioco che incantava i fan. Tuttavia, nel 2005, un test antidoping positivo ha rovinato tutto. La notizia ha avuto un impatto devastante su di lui. “Quella situazione mi ha ucciso dentro”, ha affermato, sottolineando come l’accusa di doping abbia offuscato il suo amore per il tennis. Il peso della vergogna e della pressione lo ha portato a ritirarsi dal circuito, un passo difficile per un atleta che aveva dedicato la vita a questo sport.
Coria ha parlato di come la situazione lo abbia allontanato dai suoi affetti e dai suoi amici. L’odio e la frustrazione si sono trasformati in compagni costanti. “Non riuscivo più a guardare il tennis”, ha confessato, esprimendo quanto fosse difficile affrontare ogni giorno, con il ricordo di una carriera spezzata. La sua passione per il gioco si è trasformata in un sentimento di rancore verso un sistema che lo ha etichettato senza appello.
Ora, con l’emergere di giovani talenti come Jannik Sinner, Coria riflette sulla sua esperienza, sottolineando l’importanza della salute mentale e del supporto nel mondo dello sport. La pressione per eccellere può essere schiacciante, e le sue parole servono da monito per i giovani atleti: “È fondamentale proteggere se stessi e il proprio benessere”.
Coria è tornato al tennis, ma non come prima. Ha trovato una nuova missione: sensibilizzare sui problemi legati alla salute mentale e alla pressione nel mondo sportivo. La sua storia, sebbene segnata dalla sofferenza, è un esempio di resilienza. Coria spera che le nuove generazioni possano imparare dai suoi errori e affrontare le sfide con maggiore consapevolezza.
In questo viaggio di guarigione, Guillermo Coria ha scoperto che, nonostante le cicatrici del passato, il tennis può ancora offrire momenti di gioia e di redenzione.
