November 22, 2024

José Altafini, ex attaccante 86enne, ha ricordato vividamente le sue esperienze giocando sia per il Milan che per il Napoli in un’intervista con La Gazzetta dello Sport. Nonostante il suo fitto programma, Altafini si è preso del tempo per condividere i suoi ricordi delle iconiche partite Milan-Napoli, parlando con uno spirito vivace che riflette il suo amore duraturo per il gioco.

Altafini arrivò al Milan nel 1958, fresco di una vittoria della Coppa del Mondo con il Brasile. Riflette sul suo debutto contro la Triestina e sulla sua seconda partita contro il Napoli allo stadio Vomero: “Sono arrivato nel 1958, con il titolo della Coppa del Mondo, anche se avevo giocato poco. Quell’anno, Pelé esplose. Avevo vent’anni; giocai la prima contro la Triestina e la seconda a Napoli. Era uno stadio bello e impegnativo; non era facile vincere. Ce l’abbiamo fatta: 1-0, gol del mio compagno di squadra nato nel 1938 Danova. Lo chiamavano “Pantera”. Non ho segnato, ma al ritorno a San Siro, i miei amici…”

Poi racconta con entusiasmo una memorabile vittoria per 6-1 contro il Napoli a San Siro, dove ha segnato due gol. “Abbiamo vinto sei a uno. Sei, dico! E ne ho segnati due. Poi due di Grillo, il mio amico argentino. Poi Danova e Bean. No, Liedholm non ha segnato; ha fatto un autogol. Eravamo una potenza: c’erano Nils [Liedholm], Schiaffino, Cesare Maldini. Un sacco di grandi giocatori; abbiamo vinto lo scudetto”.

Confrontando le sue esperienze in entrambi i club, Altafini riflette: “A Milano ho vinto tutto, anche la prima Coppa dei Campioni, e mi sono divertito tranne l’ultimo anno. A Napoli mi sono divertito un mondo ma ho vinto molto poco. Tuttavia, il mio amico Sivori e io siamo arrivati ​​quando la squadra era appena arrivata dalla Serie B, e siamo arrivati ​​terzi. Niente male! Abbiamo anche vinto una piccola coppa: la Coppa delle Alpi. Non molto, ma non buttarlo via”.

Ricorda con affetto il periodo al Napoli sotto la guida di Bruno Pesaola: “Una meraviglia! L’allenatore era El Petisso. Ci ho giocato anche contro nella mia prima partita al Vomero. Era un grande conoscitore di calcio e di calciatori”.

Riguardo al suo addio al Milan, Altafini spiega: “L’anno scorso… solo quell’anno scorso con quella storia non voglio raccontarla. Diciamo che Gipo Viani mi ha mandato via; mi ha messo sul mercato e sono andato al Napoli”. Quando gli chiedono se altrimenti sarebbe rimasto al Milan, risponde con sicurezza: “Certo! Mi hanno venduto perché non era possibile continuare così”.

In totale, Altafini ha segnato quattro gol contro il Napoli mentre giocava per il Milan: “Dopo la doppietta all’esordio, ne ho segnati altri due al San Paolo: una volta abbiamo vinto 2-1 e un’altra volta 5-1. Quando ho segnato, il Milan ha sempre vinto”.

Ricorda anche la sua esperienza con il Napoli: “Purtroppo! Il primo anno, 1965-66, alla nostra quinta partita andammo a San Siro e perdemmo quattro a zero. Oh, qualcosa che non posso descrivere! Rivera segnò due gol e ci stese. Io segnai il nostro unico gol sull’1-4”.

Altafini ricorda i suoi compagni di squadra al Milan: “Amarildo arrivò come me al Milan da campione del mondo nel 1962. Ho un bellissimo ricordo di lui; era un attaccante straordinario ma arrivò in un periodo difficile sotto la gestione di Riva. Amarildo era talentuoso ma aveva un carattere difficile. Angelo Sormani era bravo e intelligente; non era molto veloce ma giocava per la squadra”.

Dopo aver trascorso sette anni ciascuno al Milan e al Napoli prima di trasferirsi alla Juventus, Altafini spiega perché lasciò il San Paolo: “Perché il mio contratto era scaduto. Altre squadre mi volevano: Fiorentina, Roma, Sampdoria e Juve. Andai alla Juve perché volevo giocare di nuovo in Coppa dei Campioni; ci rimasi per quattro anni”.

Ripensare al suo periodo a Napoli gli procura gioia: “Ho ricordi meravigliosi di Napoli, soprattutto di mia moglie! Ci siamo divertiti molto lì”. Tuttavia, ammette con un certo rammarico di non aver mantenuto legami calcistici né con il Napoli né con la Juventus.

E per quanto riguarda il Milan? Altafini sorride mentre conclude: “Con il Milan? Quei rapporti non si sono mai interrotti”. Crede fermamente che sia il Milan che il Napoli continueranno a offrire spettacolo nelle loro partite: “Faranno sempre spettacolo; lotteranno per lo scudetto e andranno in Champions League”.

 

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