November 17, 2024

Giovanni Simeone deve ancora iniziare una partita di Serie A con il Napoli in questa stagione, ma sarebbe un errore pensare che il suo ruolo nel successo del club sia insignificante. È il rifinitore della squadra e un simbolo per i tifosi che cercano di replicare i tempi di Diego Maradona.

Simeone ha segnato il gol decisivo nel finale contro i campioni in carica dell’AC Milan a settembre. Ciò ha fatto credere alle persone. Ha ripetuto l’impresa di recente con il suo intervento all’86’ in casa contro la Roma, nello stadio ora intitolato a Maradona.

IL DIRE DI GIOVANNI SIMEONE SULL’ADDIO ALLA SSC NAPOLI:

Questa non è la fine del mondo, lasciatemi iniziare così. Tutti qui sanno quanto amo questo club che risale ai tempi di Heroics di Diego Armando Maradona per questo fantastico club con grande dignità e orgoglio. Conosciuto anche come vincitore del titolo seriale col tempo qui l’ho assaggiato e con chiara testimonianza a chiunque possa interessare.
Andarsene, come ho detto prima, non è una novità nel mondo del calcio, arrivi e te ne vai quando entrambe le parti hanno finito l’una con l’altra, questo è il mio caso. Arrivederci, ci vediamo un giorno di nuovo.

QUAL È IL PROSSIMO PER GIOVANNI SIMEONE?

Quindici punti di vantaggio in testa alla classifica, quel primo scudetto in 33 anni sembra vicino. La presenza di Simeone è apprezzata, il suo legame con Maradona – ex compagno di squadra di suo padre Diego – rende il suo coinvolgimento in questa campagna ancora più speciale.

“Essere argentino qui è fantastico”, dice a Sky Sports.

“Il Napoli è diverso. Questo club rappresenta la storia dell’Italia, la storia di Diego Maradona. È un piacere per me giocare qui perché tutti i tifosi mi vedono argentino e grazie a Maradona vogliono parlare con me. È Maradona, Maradona, Maradona.

“Non è solo il club, è l’intera città. Qui sono tutti tifosi.

“Tutti parlano di calcio, tutti respirano calcio. I napoletani sono simili agli argentini. Parliamo allo stesso modo. Abbiamo gli stessi gesti. Mi sento a casa. Sono uguale a loro perché per me il calcio è una passione. Sono nel giusto posto.”

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