November 17, 2024

Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina, ha recentemente rilasciato un’intervista a Radio Deejay in cui ha parlato di vari argomenti, tra cui una descrizione del suo attuale allenatore Raffaele Palladino e delle sue esperienze con l’ex allenatore della Roma José Mourinho.

Parlando di Palladino, Bove ha detto: “È un po’ un nerd (ride), è attento a ogni dettaglio. Ci è voluto un po’ di tempo per capire certi meccanismi, ma ora stiamo andando bene. C’è un clima sereno che ci consente di fare le cose per bene”.

Riflettendo sul suo periodo sotto Mourinho alla Roma, Bove ha parlato del soprannome che gli ha dato l’allenatore portoghese: “Mourinho mi aveva soprannominato ‘cane malato’ e non è servito a niente, ma so che si prendeva cura di me. Nel calcio professionistico, alcuni allenatori ti chiedono qualcosa in più e le tue qualità possono essere messe da parte. Quando corri sempre dietro a tutti, non è facile essere lucidi con la palla”.

Bove ha anche parlato del suo sviluppo come giocatore: “Nelle prime partite non sei mai coraggioso, c’è sempre un po’ di emozione e ti nascondi. Con il tempo acquisisci sicurezza e responsabilità. Quest’anno mi sento al centro del progetto”.

Quando gli è stato chiesto dei suoi compagni di squadra alla Fiorentina che provenivano da club che non li volevano più, Bove ha risposto: “Tutti hanno questa idea, e guardando i giocatori, è vero. Abbiamo lasciato alcuni club, ognuno per motivi diversi, ma alla fine le motivazioni di un giocatore non sono dimostrare alla vecchia squadra quanto vali. Giochi per la tua squadra e per i tuoi compagni”.

Bove ha anche elogiato i suoi compagni di squadra David De Gea e Moise Kean: “David è una persona fantastica. Ho imparato che più sono forti, più sono persone migliori. Con Kean, puoi vedere che qualcosa è scattato mentalmente. Si assume diverse responsabilità. Si sente centrale ed è anche responsabile dei suoi compagni di squadra. Non mi concentrerei sui gol ma più sulle rincorse quando perde palla. Dimostra quanto ci tenga davvero. Poi dal punto di vista fisico e tecnico è un animale.”

Infine, Bove ha parlato del suo rapporto con la sua vecchia scuola calcio, la Boreale, di cui ha acquisito alcune quote: “Vogliamo far giocare i ragazzi con la massima tranquillità al di là delle formazioni. Lo faccio perché possano vivere quello che ho vissuto io in un ambiente educato e rispettoso senza dover dimostrare niente a nessuno.”

 

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