La capacità dell’Inter di assicurarsi una netta vittoria per 5-0 a Verona con una squadra molto ruotata è un segnale che le persone dovrebbero “fidarsi” dell’allenatore Simone Inzaghi, secondo l’ex giocatore nerazzurro Beppe Bergomi.
La scelta di Inzaghi di far partire Joaquin Correa, che aveva giocato solo 38 minuti in Serie A prima della partita allo Stadio Bentegodi, ha lasciato molti sorpresi, ma ha visto l’allenatore alla fine essere ripagato dal suo attaccante, che ha segnato il primo gol e ha assistito due gol sabato.
Affidarsi all’argentino per sostituire Lautaro Martinez, che non è stato convocato dall’Inter per Verona, è stata solo l’ultima mossa di Inzaghi per gestire l’energia dei suoi giocatori in vista di un fitto calendario di appuntamenti, che Bergomi ritiene essere la “strategia giusta” nonostante le critiche che l’allenatore ha dovuto affrontare durante il tratto iniziale di questa stagione.
“Vorrei sottolineare una cosa: tutti noi, soprattutto il mondo dell’Inter, dovremmo fidarci di Simone Inzaghi”, ha detto Bergomi a Sky Sport Italia, citato da FC Inter 1908.
“Perché viene sempre criticato: ‘Cambia sette giocatori, fa giocare Correa e così via…’.
“Ma poi, dopotutto, ha ottenuto nove vittorie e due pareggi nelle ultime 11 partite, facendo ruotare molti giocatori e anche affrontando infortuni, magari non gravi, ma ci sono state lesioni muscolari per Calhanoglu, Acerbi, Zielinski…
“Ha incontrato difficoltà in ogni reparto, ma sta facendo bene nel modo in cui gestisce i giocatori. È la strategia giusta, perché devi rimanere tra i primi quattro”.
Secondo le statistiche di Opta Analyst, l’Inter ha superato il Manchester City diventando il miglior club del mondo, ponendo fine al regno di Pep Guardiola in cima a tale classifica dopo oltre 600 giorni.
La vittoria dell’Inter contro il Verona di sabato è stata seguita dalle vittorie di Atalanta, Napoli, Fiorentina e Lazio, il che significa che i Partenopei sono ancora in testa alla Serie A con 29 punti, con quattro squadre a un punto di distanza da loro, tra cui i Nerazzurri.