January 9, 2025

Il boss della Lazio Marco Baroni non vede l’ora di affrontare il suo vecchio allenatore Claudio Ranieri come avversario nel Derby della Capitale, ma avverte che “è una Roma molto diversa” rispetto a quella vista due mesi fa.

Si inizia allo Stadio Olimpico domenica alle 19.45 GMT.

Ci sono ben 15 punti che separano le due squadre prima di questa partita, quindi naturalmente i Biancocelesti sono da considerare i favoriti.

Tuttavia, Baroni avverte che questa non è una visione completa, soprattutto perché la Roma è al suo terzo allenatore della stagione dopo Daniele De Rossi e Ivan Juric.

“Si può percepire che l’atmosfera è cambiata e questa partita si gioca domenica, non due mesi fa”, ha detto Baroni a DAZN.

“Nelle ultime cinque partite, la Roma ha guadagnato tanti punti quanto noi e ha segnato il doppio di prima. È una Roma molto diversa, stiamo affrontando un avversario pericoloso, solido ed equilibrato”.

La Lazio ha un bel po’ di problemi di infortuni per questa resa dei conti, dato che Pedro, Matias Vecino e Tijjani Noslin sono fuori gioco, mentre Manuel Lazzari e Gil Patric sono probabilmente adatti solo per un posto in panchina.

“Dobbiamo essere tutti pronti, perché questa è una partita decisa da chi inizia, da chi entra, anche da chi non è disponibile. Dobbiamo prepararci tutti insieme”, ha continuato Baroni.

C’erano oltre 5.000 tifosi che si sono riversati alla seduta di allenamento questo pomeriggio per applaudire i giocatori della Lazio, un segno di quanto non vedano l’ora di questo derby.

“C’è un livello di passione molto diverso a Roma, sappiamo quanto i due gruppi di tifosi tengano a questa partita. Dobbiamo vivere quell’emozione e trasferirla a chi sta guardando, soffrendo e sentendo quella passione.

“L’unica cosa che dobbiamo fare è lasciare il campo avendo dato assolutamente tutto, questo è il regalo più grande che possiamo fare ai tifosi”.

Questa è una reunion per Baroni, che è stato un giocatore sotto Ranieri al Napoli e ora lo incontra come allenatore avversario.

“Ricordo Claudio come una persona meravigliosa e un allenatore la cui carriera parla per lui. Ci ha fatto lavorare sodo in allenamento, ma era anche aperto al dialogo e sapeva come rapportarsi con noi”.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *