February 22, 2025

Il centrocampista della Fiorentina Edoardo Bove è stato invitato sul palco per il 75° Festival annuale di Sanremo in Italia sabato, dove ha parlato della sua emergenza medica pericolosa per la vita in campo contro l’Inter all’inizio della stagione, della sua vita da allora e delle lezioni di vita che ha imparato lungo il cammino.

Come un cantante che ha perso la voce, mi sento incompleto, ha detto il 22enne della sua incapacità di giocare a livello professionistico.

Bove è crollato in campo al 17° minuto della partita di Serie A tra Fiorentina e Inter il 1° dicembre, ed è stato trasportato d’urgenza al vicino ospedale Careggi nella città di Firenze nel giro di poco più di 10 minuti.

È stato ricoverato in terapia intensiva, gli è stato impiantato un defibrillatore interno ed è stato dimesso 10 giorni dopo. Con l’impianto impiantato, al momento non è in grado di giocare a livello professionistico in Italia secondo le normative della lega su pacemaker e defibrillatori. “Sto vivendo questo periodo con alti e bassi”, ha raccontato Bove al pubblico di Sanremo, dove era stato invitato dal direttore artistico della manifestazione, Claudio Conti.
Il calcio è la mia forma di espressione e non poterlo fare è dura. È come un cantante che ha perso la voce, mi sento incompleto”.

L’affetto del pubblico è stato incredibile. Mi ha anche fatto capire la gravità della situazione. Mi sono svegliato in ospedale senza ricordare nulla. Solo guardando gli altri ho capito cosa era successo.

Erano sollevati nel vedermi e questo mi ha fatto capire quanto fosse grande la paura. L’incidente mi ha fatto capire quanto sia sottile il confine tra la vita e la morte”.

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