Dopo aver completato un trasferimento alla Fiorentina in scadenza, Danilo Cataldi insiste di non aver mai avuto intenzione di lasciare la sua amata Lazio.
Il trentenne è un sostenitore dei Biancocelesti da sempre, che ha scalato i ranghi del club fino a diventare un pilastro della prima squadra. Tuttavia, il suo rapporto con la dirigenza si è deteriorato nei mesi precedenti, soprattutto dopo essere stato snobbato a favore di Mattia Zaccagni quando il club ha dovuto scegliere un nuovo capitano dopo la partenza di Ciro Immobile.
Inoltre, Cataldi si è trovato anche in una posizione bassa nella gerarchia di Marco Baroni per il centrocampo, quindi ha finito per sigillare un trasferimento in prestito alla Fiorentina con un’opzione di acquisto.
Cataldi parla della dura rottura con la Lazio
Sebbene in passato abbia avuto prestiti a Crotone, Genoa e Benevento, il suo trasferimento a Firenze potrebbe finalmente segnare la fine del suo periodo a Formello. Mentre veniva presentato come un nuovo giocatore della Fiorentina, il centrocampista ha ammesso durante la conferenza stampa (tramite Gianlucadimarzio.com) che sarebbe stato felice di rimanere alla Lazio per tutta la sua carriera se le circostanze glielo avessero permesso.
La rottura con la Lazio è stata dura, come è giusto che sia. Sono cresciuto nel settore giovanile del club, fino ad arrivare in prima squadra. Quando nasci e cresci in una squadra che tifi anche tu, e poi ottieni certi risultati, è normale che la separazione sia complicata.
Non sono un ipocrita, quindi ti dico la verità. Non avrei mai lasciato la Lazio per quello che rappresenta per me e per quello che mi ha dato. Questo è quello che dice il mio cuore. Ma quando ho ricevuto le chiamate della Fiorentina e ho sentito tutta questa sicurezza, non ci ho pensato molto. La rottura è stata dura, ma la decisione di entrare nella Viola è stata facile.
Motivi per unirsi alla Fiorentina
Cataldi insiste sul fatto che sta ancora cercando di sviluppare il suo gioco e spera di farlo sotto la guida del suo ex compagno di squadra del Genoa Raffaele Palladino.
Alla Fiorentina ho sentito subito la fiducia del direttore e dell’allenatore. Questo rende tutto più facile. La società e i miei compagni mi hanno accolto benissimo. Continuerò a crescere in questa società.
In Palladino ho ritrovato la persona con cui avevo lavorato al Genoa. È diventato un grande allenatore. Ricordo le partite contro il suo Monza, erano molto complicate. È una persona molto intelligente e penso che possa fare molto bene anche qui.