Anche se una sconfitta nel Derby della Madonnina potrebbe rivelarsi il colpo di grazia per lui, Paulo Fonesca può ancora salvare la sua permanenza al Milan, sostiene La Gazzetta dello Sport.
Il 51enne sta vivendo un inizio di vita miserabile a Milanello, registrando una sola vittoria in cinque partite ufficiali. Tuttavia, il quotidiano rosa insiste sul fatto che non tutto è ancora perduto per l’ex allenatore di Roma e Lille.
Infatti, il derby di stasera contro gli acerrimi rivali dell’Inter potrebbe fungere da trampolino di lancio per l’allenatore portoghese. Ma per ottenere un risultato a sorpresa e porre fine al dominio di Simone Inzaghi sulla partita, la fonte ritiene che Fonseca debba fare cinque passi importanti.
In primo luogo, l’atteggiamento della squadra in campo deve cambiare, indipendentemente dal risultato. Ad esempio, i tifosi del Milan non hanno fischiato la squadra dopo la sconfitta infrasettimanale contro il Liverpool per la sconfitta, ma piuttosto per la mancanza di voglia e tenacia mostrata dai giocatori mentre erano in svantaggio.
In secondo luogo, i rossoneri devono evitare a tutti i costi cali di concentrazione. Come abbiamo visto nelle ultime settimane, la squadra tende a subire gol evitabili, come i due calci piazzati che hanno capovolto il risultato contro i Reds.
In terzo luogo, Fonseca deve trovare soluzioni creative in attacco, poiché non è sufficiente schierare una raffica di opzioni offensive. Giocatori del calibro di Rafael Leao, Christian Pulisic, Alvaro Morata e Tammy Abraham hanno spesso fatto ricorso a soluzioni individuali piuttosto che giocare in modo coeso.
Il quarto aspetto che la fonte affronta è la formazione. Fonseca ha adottato un sistema 4-2-3-1, mentre GdS suggerisce un cambiamento al 4-3-3 per rafforzare il centrocampo. Diverse fonti nei media italiani si aspettano che l’allenatore vada all-in in attacco passando a una formazione 4-4-2 guidata da Morata e Abraham, con Leao e Pulisic sulle fasce.
Infine, il giornale consiglia al manager di tenere sotto la sua ala giocatori come Leao e Theo Hernandez piuttosto che alienarli, poiché lo spogliatoio ha un disperato bisogno di unità in questo periodo delicato.