November 22, 2024

Gerry Cardinale, proprietario dell’AC Milan, ha recentemente parlato all’evento “Italian Sports Day in the World” a New York, affrontando diversi argomenti tra cui i piani per lo stadio del club e inviando un messaggio ai tifosi rossoneri.

Cardinale ha iniziato parlando della percezione globale della qualità del calcio, affermando: “Oggi, quando parliamo di calcio a livello globale e pensiamo alla massima qualità, parliamo dell’Inghilterra, della Premier League. Come amministratore del Milan e come partecipante alla Serie A, voglio lavorare con la lega e tutti i membri dell’ecosistema italiano per riportare l’Italia a quello che era in termini di calcio europeo globale. Credo che questo sia fondamentale. Considero la Serie A una delle più grandi esportazioni italiane”.

Ha sottolineato la necessità di innovazione nel calcio italiano, dicendo: “Se ci concentriamo solo sulla vittoria delle partite, non cresciamo. Non possiamo farcela se non innoviamo, se non cambiamo questo paradigma in tutto il calcio europeo dove sembra esserci questa nozione implicita che devi spendere tutto il necessario per vincere, come se ci fosse una correlazione diretta tra spendere e vincere”.

Per quanto riguarda la questione dello stadio, Cardinale ha espresso la sua frustrazione per la mancanza di supporto: “Quello che sto cercando di fare, e non sto ricevendo molto aiuto nell’ecosistema italiano, è una partnership tra tutti i partecipanti alla catena del valore: i tifosi, il governo locale, il governo nazionale, la capitale per costruire la nostra infrastruttura. Abbiamo gli Europei in arrivo nel 2032. Sto cercando di costruire uno stadio a Milano”.

In un messaggio finale ai tifosi del Milan, Cardinale ha preso una posizione ferma: “Il mio messaggio ai tifosi non sembra funzionare, quindi direi che il messaggio ai tifosi è che non vi darò alcun messaggio finché non vinceremo. Perché capisco che è l’unica cosa che vi interessa. Ma farò il mio lavoro e faremo tutto il possibile per vincere. Ma vincere in modo intelligente. E se ci riesco, saremo duraturi. E contribuiremo a far crescere l’intero ecosistema, perché credo che sia nostro dovere”.

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