Parlando della prossima partita Milan-Fiorentina, Terim ricorda il suo record imbattuto contro entrambe le squadre come allenatore. “Sì, è la mia partita: non l’ho mai persa, che fossi l’allenatore dell’una o dell’altra”, dice con orgoglio.
Quando gli chiedono del suo famoso soprannome (Imperatore, ndr), Terim ride: “Il soprannome mi è sempre piaciuto perché me lo hanno dato i tifosi. Ma per favore, chiamatemi Fatih Terim”.
Per quanto riguarda l’attuale stagione di Serie A, Terim riconosce l’equilibrio competitivo ma indica i soliti contendenti al titolo: “Inter, Juventus, Napoli, che non sono impegnati in Europa e attualmente guidano, e il Milan, ovviamente”.
Terim esprime ammirazione per l’allenatore del Milan Paulo Fonseca: “Mi piace molto, sia come allenatore che come persona. Si vede che vuole sempre giocare un calcio moderno e offensivo, il che è anche piacevole da vedere. Ed è educato nei modi e nelle parole”.
Sulla prestazione del Milan, Terim nota: “Li ho visti giocare bene a Leverkusen in Champions League, mostrando una grande crescita”. Difende anche Rafael Leão, affermando: “Giocatori di talento come Leão, che sono bravi nelle situazioni uno contro uno, dovrebbero essere giudicati in modo diverso dagli altri e avere libertà. Mi piace Rafa; quando si illumina, inventa sempre qualcosa”.
Passando alla Fiorentina, Terim elogia i recenti successi e la gestione del club: “Negli ultimi due anni, la Fiorentina ha giocato tre finali e inaugurato una struttura fantastica come il Viola Park. Non è che non si sia visto niente, eh”.
Terim si aspetta una partita divertente tra Milan e Fiorentina: “Mi aspetto di divertirmi. Sono due squadre che cercano di controllare il gioco e attaccare”.
Infine, Terim commenta due giocatori turchi in Serie A: “Ho fatto esordire Calhanoglu in nazionale. È un giocatore unico: sa fare tutto bene. Kenan [Yildiz] è ancora giovane ma ha talento, e ciò che mi ha sorpreso di più è la sua fame: alla Juventus gioca a sinistra, corre e lavora sodo per un ragazzo di talento. Bene.”
Concentrandosi sui suoi ex club, Milan e Fiorentina. A 71 anni, la passione di Terim per il gioco rimane intatta e i suoi occhi si illuminano quando parla dell’Italia con La Gazzetta dello Sport.
“Mi mancano sempre il vostro Paese e quegli anni meravigliosi”, ammette Terim, con la voce leggermente tremante per l’emozione.