December 17, 2024

TURIN, ITALY - AUGUST 19: Douglas Luiz of Juventus during the Serie A match between Juventus FC and Como 1907 at Allianz Stadium on August 19, 2024 in Turin, Italy. (Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)

La scorsa settimana è stata una di quelle che Douglas Luiz vorrà dimenticare in fretta, il centrocampista è riuscito in qualche modo a concedere due rigori nonostante abbia giocato solo 57 minuti in due partite.

Luiz ha accettato di unirsi ai Bianconeri solo il 30 giugno, il club italiano ha annunciato di aver accettato di pagare all’Aston Villa 50 milioni di euro (54,38 milioni di dollari) per il nazionale brasiliano, in quanto una dichiarazione sul loro sito web ufficiale ha confermato che aveva firmato un contratto di cinque anni.

Eppure da allora ha fatto solo otto apparizioni, tutte tranne una come sostituto. Il tempo di gioco che ha ricevuto, un totale di 224 minuti, è stato disseminato di errori, provocando una serie di recensioni negative delle sue prestazioni.

Un quotidiano italiano etichetta Douglas Luiz come “un flop”
L’ultima di quelle partite è stata domenica contro il Cagliari, un incontro esaminato in dettaglio qui, e ha visto Luiz mandato in campo come sostituto di Khephren Thruam al 62° minuto.

Prima che la partita finisse, ha urtato Roberto Piccoli e ha concesso un calcio di rigore che avrebbe permesso agli ospiti di pareggiare in una partita che si sarebbe conclusa 1-1. Interrogato da DAZN sulle difficoltà di Luiz, il boss della Juve Thiago Motta ha detto solo che il giocatore deve “allenarsi, lavorare e dare il massimo ogni giorno.

“È così che si fa questo lavoro”, ha continuato l’allenatore. “Questo vale per lui e per tutti gli altri. Sicuramente ci saranno cose positive in futuro”.

L’edizione di lunedì della Gazzetta dello Sport è stata invece meno indulgente, definendo Luiz “un flop (per ora)” in prima pagina e assegnandogli un punteggio di soli 5/10 nella sua classifica dei giocatori.

Non è stato l’unico rigore concesso da Luiz
Ciò che ha reso il rigore più difficile da digerire è stato il fatto che in un incontro di Champions League UEFAiShares MSCI EAFE ETF 0,0% appena quattro giorni prima, Luiz ne aveva concesso un altro. Un rapido contropiede del RB Lipsia ha mandato Loïs Openda in porta e quando Michele Di Gregorio è uscito dalla sua area per intervenire, è stato decretato che la palla gli aveva strappato i guanti.

Il portiere della Juve è stato espulso e Motta ha fatto una doppia sostituzione, mandando in campo il portiere di riserva Mattia Perin e Luiz. Quando il gioco è ripreso con un calcio di punizione per l’incidente sopra menzionato, il primo contributo di Luiz è stato quello di bloccarlo con il braccio, lasciando all’arbitro l’unica scelta se non quella di assegnare un rigore al Lipsia.

Avrebbero segnato, ma la Juve aveva abbastanza qualità per vincere la partita anche con 10 uomini, eppure era impossibile non criticare ancora una volta Luiz.

Come si è comportato Douglas Luiz per la Juventus?
Guardando più da vicino i suoi contributi, Luiz ha sicuramente margini di miglioramento. Al livello più elementare, ha segnato cinque gol e cinque assist la scorsa stagione, ma non ha ancora dato un contributo di un solo gol da quando è sbarcato in Italia.

Secondo i dati tratti da WhoScored.com, ha effettuato solo tre tiri e creato solo sei occasioni da gol, nessuna delle quali è avvenuta nelle sue ultime tre presenze.

Statistiche più dettagliate da FbRef.com mostrano che anche i suoi passaggi progressivi sono calati, riuscendo a gestirne solo 13 in totale finora in questa stagione dopo una media di 4,55 a partita con Villa nel 2023/24.

C’è stato un calo simile anche in difesa, con le statistiche di WhoScored che mostrano che il 26enne ha fatto solo sette contrasti riusciti e un’intercettazione per la Juventus, ben lontano dalle rispettive medie della scorsa stagione di 2,0 e 0,7 in quelle categorie.

Cercando ragioni di speranza, Luiz ha passato bene la palla, completando il 93,6% dei suoi passaggi finora, completando anche otto passaggi riusciti nei suoi minuti limitati.

C’è ancora molto tempo per lui per tagliare gli errori, con la pausa internazionale che dimostra che ha tempo per riorganizzarsi e riorganizzarsi prima che l’etichetta di “flop” venga definitivamente attaccata al nome di Douglas Luiz.

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