November 17, 2024

Rafael Leao e Paulo Fonseca sono ancora nelle prime fasi di comprensione del loro rapporto insieme al Milan, ma sarebbe giusto dire che non è partito nel migliore dei modi.

Calciomercato.com scrive che il legame tra Leao e Fonseca “non è ancora decollato”, e la storia più recente a fare notizia è il fatto che l’ala ha deciso di insinuare di sentirsi più fiducioso dall’allenatore del Portogallo Roberto Martinez, così come dalla squadra lì.

Udinese, Club Brugge, Bologna e Napoli: le prossime quattro partite decideranno molto per Fonseca, che non è ancora stabile al 100% nel suo ruolo, e Leao può dare una mano al suo connazionale. Incidenti come la saga della pausa di raffreddamento contro la Lazio e i vari episodi contro la Fiorentina non hanno aiutato.

Sulla stessa falsariga di Stefano Pioli durante la sua gestione al Milan, Leao ‘pretende libertà di espressione’, in sostanza vuole essere meno richiesto per schemi e compiti difensivi, cosa che Fonseca non può permettere nel rischioso 4-4-2 che lui stesso sta insistendo.

E qui arriviamo al punto cruciale, al nocciolo della questione: il Milan, per come è costruita la squadra e per i giocatori che compongono l’undici abituale, può permettersi di esentare anche solo uno dei suoi giocatori di movimento dai compiti difensivi necessari a mantenere l’equilibrio di squadra?

Per proseguire, Leao è l’uomo che merita di essere effettivamente lasciato libero? La tanto attesa continuità non è ancora arrivata da lui nonostante sia al Milan da cinque anni, e dà la sensazione di essere sempre capace di qualcosa in più.

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