Il caso di doping di Jannik Sinner continua a suscitare polemiche, con l’ITIA che difende la decisione di non sospendere il numero 1 al mondo. L’italiano è risultato positivo due volte al Clostebol a marzo durante Indian Wells; tuttavia, il caso è stato tenuto segreto fino a quando l’ITIA non ha accettato l’appello di Sinner, rendendolo pubblico solo a metà agosto, poco prima degli US Open. Il due volte campione del Grande Slam rimane al centro della polemica, poiché diversi giocatori hanno criticato la decisione, soprattutto considerando che in casi simili, i giocatori hanno affrontato lunghe sospensioni e i casi sono stati resi pubblici subito dopo il risultato positivo del test, come nel caso di Simona Halep qualche anno fa.
ITIA risponde alle reazioni negative nello scandalo doping di Sinner
Le critiche contro ITIA hanno trovato eco sui social media, con molte star del Tour che hanno espresso le loro opinioni. Sinner ha ricevuto il sostegno di giocatori come Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, mentre Nick Kyrgios è stato il critico più esplicito
La decisione dell’ITIA è stata recentemente contestata dalla WADA presso la Corte arbitrale dello sport di Losanna, dove chiedono una sospensione da uno a due anni per l’atleta italiano. Si prevede una sentenza tra gennaio e febbraio 2025, esponendo Sinner al rischio di una potenziale sospensione. “Il processo di gestione dei casi antidoping è complesso e comprendiamo che può essere difficile comprendere le differenze nei risultati o le incongruenze percepite nel processo. Per essere assolutamente chiari, il processo è definito dal Codice mondiale antidoping, stabilito dall’Agenzia mondiale antidoping e dal Programma antidoping del tennis”, si legge nella dichiarazione dell’ITIA.