November 19, 2024

Il merito che Paulo Fonseca si era costruito dopo la vittoria nel derby contro l’Inter è scaduto, e deve ancora una volta mettere insieme una serie di risultati altrimenti potrebbe perdere il lavoro.

Come scrive Calciomercato.com, la vittoria contro i nerazzurri ha portato molti tifosi a credere che Fonseca avesse creato una squadra coesa e pronta a competere per il titolo, ma questa idea si è sciolta come neve al sole con le due sconfitte contro il Bayer Leverkusen in Champions League e la Fiorentina prima della sosta.

Quest’ultimo in particolare ha fatto emergere tutti i problemi di spogliatoio che il Milan sta avendo da inizio stagione, con alcuni grandi nomi che hanno deluso ancora una volta la squadra, e Fonseca non è pronto a essere visto come l’allenatore che non riesce a farsi rispettare dai suoi giocatori.

Nella conferenza stampa alla vigilia di Milan-Udinese ha continuato sulla stessa linea di comunicazione delle ultime settimane: ha messo tutti i problemi sul tavolo, con un linguaggio diretto e forte. Forse troppo per quello a cui siamo abituati, e anche per la dirigenza del club.

Il messaggio può essere riassunto così: “Qui comando io e non mi interessa se i giocatori non sono d’accordo con le mie scelte”. In attesa di trovare la leadership nel gruppo, il tecnico portoghese ha ribadito di essere il capo principale quando si tratta della squadra.

La domanda che sorge spontanea è la seguente: il gesto di Fonseca è da considerarsi più un atto di coraggio o un’ulteriore strategia rischiosa? L’ex allenatore del Lille ha deciso di attuare una vera e propria rivoluzione per la partita di stasera con Leão, Abraham e Gabbia fuori, oltre allo squalificato Hernández.

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