November 19, 2024

L’italiana è risultata positiva due volte al Clostebol a marzo durante Indian Wells; tuttavia, il caso è stato tenuto segreto fino a quando l’ITIA non ha accettato l’appello di Sinner, rendendolo pubblico solo a metà agosto, poco prima degli US Open. La due volte campionessa del Grande Slam rimane al centro della controversia, poiché diversi giocatori hanno criticato la decisione, soprattutto considerando che in casi simili, le giocatrici hanno affrontato lunghe sospensioni e i casi sono stati resi pubblici subito dopo il risultato positivo del test, come nel caso di Simona Halep qualche anno fa.

Le critiche all’ITIA hanno trovato eco sui social media, con molte star del Tour che hanno espresso le loro opinioni. Sinner ha ricevuto il supporto di giocatori come Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, mentre Nick Kyrgios è stato il critico più esplicito.

La decisione dell’ITIA è stata recentemente contestata dalla WADA presso la Corte arbitrale dello sport di Losanna, dove chiedono una sospensione da uno a due anni per l’atleta italiano. Si prevede una sentenza tra gennaio e febbraio 2025, esponendo Sinner al rischio di una potenziale sospensione. “Il processo di gestione dei casi antidoping è complesso e comprendiamo che può essere difficile comprendere le differenze nei risultati o le incongruenze percepite nel processo. Per essere assolutamente chiari, il processo è definito dal Codice mondiale antidoping, stabilito dall’Agenzia mondiale antidoping e dal Programma antidoping del tennis”, si legge nella dichiarazione dell’ITIA.

“Il modo in cui gestiamo i casi non cambia, indipendentemente dal profilo del giocatore coinvolto. Il modo in cui si sviluppa un caso è determinato esclusivamente dalle sue circostanze, dai fatti e dalla scienza. Nel caso Sinner, comprendiamo che l’attenzione dell’appello è rivolta all’interpretazione e all’applicazione delle regole da parte del tribunale indipendente nel determinare quale livello, se presente, di colpa è applicabile al giocatore, piuttosto che all’indagine dell’ITIA sui fatti e sulla scienza.”

“Detto questo, riconosciamo che è nostra responsabilità lavorare con i membri della famiglia del tennis per garantire che ci sia fiducia nel processo e incoraggiamo il dialogo con i giocatori, i loro rappresentanti e i media su questo argomento”, ha concluso la dichiarazione.

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