Dopo la sconfitta della Lazio per 1-0 contro la Juventus, segnata dallo sfortunato autogol di Gila, il direttore sportivo del club romano Angelo Fabiani ha scatenato una dura critica all’implementazione del VAR. La frustrazione di Fabiani deriva da diversi episodi controversi durante la partita, in particolare due che hanno coinvolto il centrocampista della Juventus Douglas Luiz.
Fabiani ha espresso la sua indignazione, affermando: “Non c’è coerenza nel giudizio. A cosa serve questo VAR? Dovremmo avviare una petizione per abolirlo”. La sua rabbia era rivolta principalmente a due episodi: un presunto pugno di Douglas Luiz su Patric, rimasto impunito, e un fallo pericoloso su Nicolò Rovella che si è concluso solo con un cartellino giallo.
Il direttore sportivo della Lazio non si è trattenuto nelle sue critiche: “Douglas Luiz colpisce Patric con un pugno appena prima del gol. Ma il VAR non interviene, non lo vede. Eppure le immagini ci sono. Lo stesso Douglas Luiz entra con un fallo di tacchetti su Rovella, e ancora una volta il VAR non interviene.”
La frustrazione di Fabiani si estendeva oltre questi incidenti specifici all’implementazione complessiva del VAR nel calcio italiano. “Se questo è il VAR, avviamo una petizione, una class action per abolire il VAR. Sta causando danni indicibili, non c’è uniformità”, ha dichiarato. “Qui abbiamo un pugno, c’è una condotta violenta e dovrebbe essere un cartellino rosso. È incomprensibile perché la condotta violenta non venga punita. Ci sentiamo presi in giro, i giocatori sono frustrati.”
Il direttore sportivo ha chiesto un intervento al capo degli arbitri italiani, Gianluca Rocchi: “Rocchi deve risolvere queste situazioni, per il movimento calcistico, non solo per la Lazio. Siamo sportivi, la Juventus non ha bisogno di questi incidenti per vincere la partita.”
Fabiani ha anche suggerito che gli ufficiali VAR potrebbero aver bisogno di una pausa: “Se faccio un errore nel calciomercato, il mio presidente mi licenzia. Questi signori del VAR che prendono decisioni devono essere fermati; evidentemente, non sono all’altezza di fare questo lavoro. Forse questi signori dovrebbero prendersi una pausa di due mesi”.
Alla domanda sulla possibilità di revisioni VAR avviate dall’allenatore, Fabiani ha respinto l’idea: “Confusione su confusione. Perché innescherebbe un meccanismo per cui una partita dura due, tre, quattro ore. Dobbiamo lasciare discrezione all’arbitro in campo; quando giudica in campo, spesso ci azzecca”.
In conclusione, Fabiani ha sottolineato che la sua critica era volta a migliorare il sistema calcistico complessivo: “Parlo a nome del sistema calcistico. Le sanzioni che abbiamo ricevuto non sono accadute ad altre squadre. Questo è un sistema che non funziona più. Lasciate riposare un po’ questi signori; devono essere stanchi. Ripeto: congratulazioni alla Juventus, sia chiaro”.