La Juventus ha apportato cambiamenti significativi alla propria squadra durante l’estate, licenziando diversi giocatori come parte di una strategia più ampia per rinnovare la squadra e raccogliere fondi. Tra le partenze degne di nota ci sono state Federico Chiesa e Matias Soule, che hanno lasciato il club come parte degli sforzi della Juve per apportare modifiche alla propria squadra per la prossima stagione.
La finestra di mercato estiva è stata segnata da quella che potrebbe essere descritta come una mini-rivoluzione all’Allianz Stadium, con un nuovo allenatore al timone, Thiago Motta, che aveva le idee chiare sul tipo di giocatori con cui voleva lavorare.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la Juventus è stata soddisfatta della decisione di cedere alcuni giocatori, tra cui Chiesa, Soule, Facundo Gonzalez e Mattia de Sciglio, che hanno avuto difficoltà nei loro nuovi club. Per la Juve, è sembrata la decisione giusta al momento e la squadra è sembrata trarre vantaggio da questi cambiamenti, con alcuni nuovi acquisti portati a rafforzare la squadra. Sotto Motta, i bianconeri hanno avuto un inizio di stagione relativamente buono e i cambiamenti apportati erano in linea con la visione del nuovo allenatore per la squadra.
Tuttavia, lo stesso rapporto evidenzia anche un giocatore la cui partenza potrebbe ora causare qualche rammarico alla Juventus. Moise Kean, che è stato venduto alla Fiorentina, ha trovato la sua forma in Serie A, segnando regolarmente per il suo nuovo club. Il ritorno in forma di Kean arriva in un momento in cui la Juventus sta affrontando difficoltà davanti alla porta, il che ha portato il club a riflettere se abbiano preso la decisione giusta nel venderlo. Nonostante la mancanza di gol durante il suo precedente periodo alla Juventus, dove non è riuscito ad avere un impatto significativo, la sua forma attuale a Firenze sta facendo dubitare i bianconeri se avrebbero dovuto tenerlo per la nuova stagione.
È importante notare, tuttavia, che la decisione della Juve di vendere Kean la scorsa stagione si basava sulla sua scarsa prestazione. L’attaccante aveva lottato per i gol durante la precedente stagione e sembrava logico per il club scaricarlo per bilanciare la squadra. Ma con la Juventus che ora si trova ad affrontare una mancanza di finalizzazione clinica, la rinascita di Kean altrove è un promemoria della natura imprevedibile dei trasferimenti calcistici e della possibilità che la sua abilità nel segnare gol avrebbe potuto essere utile nell’attuale configurazione offensiva della Juve.
Mentre la Juventus rimane soddisfatta della sua attività estiva complessiva, è chiaro che il successo di Kean alla Fiorentina ha causato qualche riflessione. Ma, come spesso accade nel calcio, queste decisioni vengono prese in base al presente e, in questo caso, la Juventus ha optato per andare avanti con un giocatore che non aveva prodotto i risultati desiderati in quel momento.