L’Arsenal ha strappato una vittoria per 1-0 contro una sfortunata Juventus per assicurarsi un passaggio sicuro alle fasi a eliminazione diretta della Women’s Champions League e porre fine alle possibilità di avanzamento della Juve.
Il risultato garantisce anche che tutte e tre le squadre inglesi, tra cui Chelsea e Manchester City, saranno presenti nei quarti di finale della competizione di quest’anno. Ma questa era tutt’altro che una routine per l’Arsenal. Solo una settimana fa, i Gunners avevano vinto 4-0 sui loro omologhi italiani, ampiamente superiori in entrambe le estremità del campo, ma tutto nella partita di ritorno è sembrato faticoso e teso. Caitlin Foord è stata negata a distanza ravvicinata da una sublime parata di Pauline Peyraud-Magnin, ex Arsenal, ma ben poco altro ha funzionato, spingendo l’inserimento di Stina Blackstenius, Beth Mead e Lina Hurtig per forzare migliori aperture. Quest’ultima ha immediatamente colto al volo un paio di occasioni di testa per rompere il pareggio, solo per piazzare entrambe le palle fuori in modo noncurante. Quest’ultima ha immediatamente colto al volo un paio di occasioni di testa per rompere il pareggio, solo per piazzare entrambe le palle fuori in modo noncurante. Il conforto è arrivato all’89° minuto, però, quando il cross di Blackstenius è sfuggito a Martina Lenzini ed è atterrato ordinatamente ai piedi di Hurtig, che è passata all’Arsenal dalla Juve nel 2022, e ha toccato in rete. Il vincitore, proprio come la prestazione, è stato combattuto, ma garantisce all’Arsenal uno dei due posti qualificati, avanzando dal Gruppo C insieme al Bayern Monaco con due partite di anticipo.