Emergono nuovi aggiornamenti sulla situazione di Edoardo Bove dopo il recente collasso cardiaco.
L’edizione odierna di La Repubblica rivela che, in attesa dei risultati degli esami genetici che arriveranno nelle prossime settimane, al giocatore è stata fatta una risonanza magnetica che ha trovato una zona del cuore, il ventricolo sinistro, con una cicatrice, che potrebbe aver causato la crisi.
Già oggi o domani, scrive il quotidiano, i cardiologi dell’unità di aritmologia dell’ospedale di Careggi potrebbero impiantare sottocute al centrocampista un defibrillatore cardiaco.
Si tratta di un dispositivo che consente di monitorare eventuali alterazioni del ritmo cardiaco, il cui utilizzo è previsto dalle linee guida internazionali per le persone che hanno avuto un arresto cardiaco causato da un’aritmia che ha causato una fibrillazione per cui è stato necessario ricorrere alla defibrillazione.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, Bove avrebbe già dato il via libera all’operazione, che verrebbe eseguita in anestesia locale e consentirà al ragazzo di condurre una vita del tutto normale.
È ancora presto per dire se potrà tornare a giocare a calcio, ma con un defibrillatore interno il centrocampista non potrebbe scendere in campo in Italia.
Infatti, le normative italiane sono molto severe: per poter giocare a livello agonistico devono passare almeno sei mesi dall’impianto e nel Paese, chi ha un ICD può essere ammesso solo a sforzi moderati che non comportino contatto con gli avversari perché l’impianto potrebbe comunque rompersi.