Biraghi ha avuto bisogno di cure mediche quando è stato colpito da una coppa lanciata dai tifosi avversari durante la finale dell’anno scorso. Il capitano ha resistito, ma la sua squadra ha perso 2-1 contro il West Ham United, con un rigore e un gol al 90° minuto.
La Fiorentina ha perso anche la finale di Coppa Italia la scorsa stagione, ma Biraghi non sente alcuna pressione extra e crede che le lezioni apprese possano aiutarla contro il club greco mercoledì.
“Non direi pressione, ma c’è sicuramente ancora più desiderio di vendetta, arrivare in finale è sicuramente bello ma perdere fa molto, molto male”, ha detto Biraghi a Reuters in un’intervista.
“Abbiamo sicuramente più esperienza, sappiamo cosa abbiamo sbagliato e cosa non dovremmo fare di nuovo, giocare una finale ci ha sempre insegnato qualcosa, sia in positivo che in negativo”.
Quest’anno ha portato più della sua giusta dose di dolore, poiché la Fiorentina ha perso il suo direttore generale Barone, morto dopo aver subito un arresto cardiaco a marzo mentre era con la squadra per una partita di campionato all’Atalanta.
“Joe era un punto di riferimento per noi, una figura centrale. Insieme al nostro proprietario, Rocco Commisso, hanno fatto cose incredibili per far crescere il club”, ha detto Biraghi.
“Avevamo un rapporto speciale e intenso con Joe. Ci dicevamo le cose con franchezza ma sempre per il bene della Fiorentina.
“Era come un padre per tutti noi, ci ha sempre difeso e non ci ha mai lasciato nulla che ci mancasse. Ora dobbiamo fare qualcosa per lui.”
L’ultimo trofeo della Fiorentina risale al 2001 e da allora ha sofferto la retrocessione e gravi problemi finanziari. È tornata in Serie A e nel calcio europeo, ma l’argenteria le sfugge ancora.
La squadra non solo avrà un gran numero di tifosi ad Atene, ma il suo stadio a Firenze sarà pieno di gente del posto che guarderà la partita su grandi schermi.
“Sappiamo cosa significherebbe per i nostri tifosi e per la città di Firenze”, ha detto Biraghi.
“Sono passati più di 20 anni da quando la Fiorentina ha vinto un trofeo e sappiamo che la città impazzirebbe di gioia perché la Fiorentina è una religione qui, quindi faremo davvero del nostro meglio per dare grandi soddisfazioni a tutta Firenze.”
