January 5, 2025

Il tecnico del Napoli Antonio Conte insiste sul fatto che “non c’è paura” di fronte alla Fiorentina sabato.
Conte, tuttavia, ammette che mancherà loro la qualità in attacco per lo scontro.

                                                             Politano è tra i convocati?

“Non è tra i convocati, è stata una settimana con qualche intoppo, non è l’unico perché non c’è nemmeno Kvaratskhelia.

Ti ho detto un’altra cosa. Gli imprevisti, piccoli o grandi, fanno parte della stagione, di ogni squadra di calcio. Finora siamo stati più che bravi a rimediare, da Lobotka, con Gilmour, ora lo stiamo facendo con Buongiorno, con Kvara dopo il problema al ginocchio che non è ancora guarito del tutto, ma ha avuto un affaticamento muscolare.

Questa volta c’è anche l’assenza di Politano, cercheremo di fare come in passato per rimediare con il gioco di squadra”.

Spinazzola potrebbe essere una soluzione per sopperire all’assenza sia di Politano che di Kvara?

“È nato esterno, è molto bravo in fase offensiva, ai tempi della Juventus era esterno, poi si è trasformato in quinto offensivo, qualità tecniche importanti, può essere un’opzione in questo momento”.

                                                  In quale momento si trova il Napoli?

“Come gli altri, a Firenze chiudiamo la prima metà di stagione, avremo affrontato tutte le squadre e poi inizierà la seconda metà di stagione. Manca una partita per arrivare a metà, sicuramente quello che abbiamo fatto ci deve dare fiducia e autostima, siamo contenti di quello che stiamo facendo, abbiamo lavorato tanto e quindi dobbiamo continuare così, poi ci saranno partite che sulla carta sono più difficili e altre meno difficili. Domani è impegnativo, la Fiorentina sta facendo molto bene e siamo concentrati sulla partita di domani”.

Anche per la pressione sugli altri, giocare prima degli altri in Supercoppa è un fattore? Lo sfondamento in classifica può mettere pressione?

“Fare pressione oggi… l’abbiamo visto anche ieri, è molto molto difficile fare pressione. Dobbiamo pensare a noi stessi, a mettere in tasca punti che saranno importanti per dirci cosa faremo l’anno prossimo. Non credo che squadre come Inter e Atalanta possano soffrire di questo, hanno una tale maturità… sono top club. Anche la stessa Atalanta ha raggiunto un livello importante dopo l’Europa League, dobbiamo pensare solo a noi stessi e dimostrare in momenti difficili come questo che con il lavoro possiamo recuperare 3 giocatori importanti. Pensiamo solo a questo”.

                                                               Quanto temi la Fiorentina?

“Ho sempre rispetto per gli altri, ma non dobbiamo temere nessuno. Li rispettiamo perché stanno facendo molto bene, hanno giocatori eccellenti, sono la squadra con più velocità in termini di picchi durante la partita, quindi hanno giocatori forti in campo aperto e stanno facendo bene e dobbiamo rispettarli, allo stesso tempo dobbiamo fare la nostra partita e cercare di crescere ulteriormente. Questi momenti devono farci capire ancora di più che dobbiamo essere squadre.

“Abbiamo 41 punti grazie a tutti i giocatori, i 24 che abbiamo, 21 di movimento, in questo percorso chi più chi meno ha contribuito ed è la cosa più importante perché non dobbiamo dipendere da niente e da nessuno. Le mie squadre non dipendono mai da uno o due giocatori, con il collettivo dobbiamo cercare di recuperare le assenze che sono importanti ma non devono abbatterci ma darci più forza perché siamo sulla strada giusta.”

                                              Sugli elogi di Palladino e il suo ricordo da giocatore.

“Lo ha detto lui, quando è arrivato ero nel mio crepuscolo. Lui ha bruciato le tappe da allenatore, è passato dalle giovanili del Monza alla prima squadra, ora ha una grande opportunità con un ulteriore step, una grande società, con una richiesta importante, sta facendo benissimo. Faccio i miei migliori auguri a chi fa questo mestiere, ovviamente sempre dopo la partita contro di noi (ride, ndr), ma un grande in bocca al lupo a lui, sta dimostrando di essere un bravo allenatore.

“Napoli per lo scudetto? È normale che lo dica io, se sei in cima alla classifica. Se sei ultimo dici che stanno lottando per salvarsi, oggi invece siamo in cima anche se l’Inter sta recuperando. Poi da napoletano non puoi farti nemico il Napoli (ride, ndr) dicendo che il Napoli non sta lottando, siamo contenti, speriamo che lo possano dire anche altri allenatori, vuol dire che ci siamo ancora”.

ha detto qualcosa se qualcuno si aspettava di più, con tutto il rispetto. I ragazzi stanno andando oltre le loro possibilità, le previsioni più ottimistiche, cosa possiamo chiedere di più a questi ragazzi?”

                           Un ingaggio dall’esterno è una soluzione mancante?

“Quando parlo di percorso e costruzione, racchiude un po’ tutto il discorso. Ho preso in mano una situazione valutandola dall’esterno, dopo 6 mesi ho valutazioni molto più certe. Quando sei in costruzione devi dargli tempo, io o la società non possiamo far entrare altri 5-6 giocatori.

Ci vuole tempo, ma ti trovo molto impaziente. A parte il fatto che tutto questo deve essere discusso con il presidente (ride), stiamo facendo un lavoro… ma ti trovo impaziente per quello che manca ma ci vuole tempo e pazienza.

“Non vedo né tempo né pazienza, si parla solo di scudetto ma anche tu vedi delle cose e me le chiedi. Nella costruzione servono vari tasselli, che dire che abbiamo fatto pochi gol? Ci aspettiamo più gol da tutti, arrivi e spesso non finisci nonostante quanto crei ma siamo all’inizio e mancano dei tasselli che altre squadre hanno e sono completi. Bacio i ragazzi uno a uno per quello che stanno dando, per l’attaccamento, l’appartenenza che dimostrano.”

 

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