
Turin, ITALY: Juventus' General Menager Luciano Moggi watch players train ahead of the Serie A football match Juventus-Palermo at the Delle Alpi stadium in Turin, 07 May 2006. Juventus could wrap up their 29th Serie A title in front of their own fans 07 May if they win their final home match of the season against Palermo and closest rivals AC Milan fail to beat Parma. AFP PHOTO / PACO SERINELLI (Photo credit should read PACO SERINELLI/AFP/Getty Images)
L’ex direttore sportivo della Juventus Luciano Moggi non è un fan dell’attuale allenatore del club Thiago Motta, per usare un eufemismo.
Il 42enne è stato ingaggiato per riportare il club nella giusta direzione dopo tre stagioni deludenti sotto Max Allegri, ma i risultati non sono esattamente migliorati, né le prestazioni. Infatti, le statistiche mostrano che i bianconeri hanno ottenuto più punti la scorsa stagione con il nativo di Livorno alla guida.
Pertanto, Moggi è certo che la Juventus avrebbe ottenuto di più se il predecessore di Motta fosse ancora in giro, mentre incolpa l’italo-brasiliano per la catastrofica eliminazione dalla Coppa Italia per mano dell’Empoli.
“Allegri avrebbe vinto più partite di Thiago Motta”, ha detto l’87enne nella sua intervista a Tuttosport tramite IlBianconero.
“La Juve sta anche soffrendo per i suoi avversari. Il problema è più l’allenatore che la squadra. Nella partita contro l’Empoli, se la squadra scende in campo zoppicando, la colpa è dell’allenatore.
“Thiago Motta non ha capito che in quella partita doveva mandare in campo una squadra arrabbiata, non zoppicante”.
Motta è tornato anche sui commenti contraddittori di Motta e Manuel Locatelli dopo l’eliminazione dalla Champions League a Eindhoven, dicendo che non avrebbe avuto pietà del mister in quell’occasione.
“Quando una squadra viene eliminata dalla Champions League e un giocatore dice che abbiamo sbagliato tutto e poi arriva l’allenatore e dice che rifarebbe tutto, beh, avrei mandato a casa l’allenatore. La principale precarietà della Juve è l’allenatore”.
Infine, il dirigente squalificato insiste sul fatto che la Juventus ha il progetto giusto, ma è guidata dall’allenatore sbagliato.
“Non è il progetto che è andato male, ma l’allenatore. Abbiamo prove, come Koopmeiners, che è stato fenomenale all’Atalanta ma ora è un fiasco. C’è qualcosa che non va”.