
Con il modo in cui la Juventus è entrata nella pausa internazionale, vedere il mulino delle voci trasformarsi in overdrive non è stato uno sviluppo molto sorprendente.
Ci sono due settimane per speculare e potenzialmente impostare le cose per il ritorno in campo della Juve sabato prossimo, 29 marzo, contro il Genoa, una partita che è già stata descritta come la potenziale ultima partita per l’allenatore Thiago Motta.
Ma che dire dell’uomo che lo ha assunto?
Secondo Giovanni Albanese della Gazzetta dello Sport, il futuro della Champions League della Juventus finirà per essere un fattore enorme nello stato lavorativo del Chief Football Officer Cristiano Giuntoli, che ha un contratto che scade nel 2028. Se la Juve non si qualifica per la principale competizione per club europea, dice Albanese, allora il lavoro di Giuntoli sarà sicuramente a rischio mentre il club continua a valutare tutte le opzioni dopo una stagione 2024-25 che non è andata secondo le regole sia per l’uomo che ha costruito questa formazione sia per quello incaricato di mettere insieme la formazione iniziale ogni giornata di partita.
In sostanza, come ha scritto Albanese nel suo reportage: «Se Motta oggi è a rischio per una comprensibile riflessione della dirigenza, appare altrettanto chiaro che Giuntoli, responsabile dell’area sportiva, sia in discussione come responsabile del progetto».