May 9, 2025 1:51:49 PM
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Il giornalista Antonio Vitiello ritiene che il Milan debba provare a convincere Antonio Conte ad unirsi a noi in estate, per poter ricostruire.

L’ultimo risultato del Milan, un pareggio per 2-2 contro la Fiorentina, significa che le possibilità di entrare in Champions League o addirittura in Europa League sono ormai scarse, dato il distacco di nove punti dal quarto posto.
Sembrava che i rossoneri avessero scelto il loro direttore sportivo per iniziare una rivoluzione estiva, ma un crollo delle trattative con Fabio Paratici significa che la dirigenza è tornata al tavolo da disegno.

Igli Tare è presumibilmente l’uomo in pole position al momento per iniziare la ricostruzione, ma l’amministratore delegato Giorgio Furlani e il resto della dirigenza non possono affrettare le cose perché sanno che è una scelta che guida il corso per il futuro.

Vitiello ha parlato nella sua rubrica settimanale per MilanNews dello stato attuale delle cose al Milan e ha reso noti i suoi sentimenti riguardo all’allenatore che dovrebbe essere ricercato.

“Purtroppo il danno è enorme, oltre ai 60 milioni in meno di fatturato per la mancata qualificazione alla prossima Champions League, il Milan dovrà ricostruire metà squadra. C’è un lavoro enorme da fare ma va affidato a qualcuno con esperienza nel settore”, ha detto.
“Innanzitutto bisogna individuare un direttore sportivo capace, ma soprattutto bisogna ripartire da una certezza in panchina. Il nome giusto è Antonio Conte, dategli le chiavi di Milanello e fatelo lavorare in tranquillità. I ​​risultati arriveranno.
“Ripartiamo da un allenatore pragmatico come Conte, e in secondo luogo Allegri, ma non dalle scommesse. Un allenatore forte e vincente, che sappia rivitalizzare i giocatori.

“D’altra parte la domanda che ci poniamo è questa: chi può trarre vantaggio da un Milan in queste condizioni? Nessuno. I tifosi sono stufi, i risultati non arrivano, gli sponsor potrebbero cambiare aria a lungo termine, i giocatori pure. L’inversione di marcia è urgente e obbligatoria.

“È stato dimostrato che scegliere l’allenatore sbagliato può essere più drammatico di quanto si possa pensare. Prima Lopetegui, fortunatamente sventato all’ultimo minuto, poi Fonseca e infine Conceição, sono stati grandi azzardi.

“Il Milan in questo momento è un tritacarne, un ambiente tossico, bisogna ripartire dalle certezze, sia in panchina che dietro la scrivania.”

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