
In un colpo di scena che pochi si aspettavano, Giacomo Raspadori ha ufficialmente lasciato l’SSC Napoli a seguito di un’aspra ricaduta dietro le quinte che ha coinvolto il nuovo allenatore Antonio Conte e un intervento d’urgenza del presidente del club Aurelio De Laurentiis.
L’attaccante della nazionale italiana ha firmato questa mattina una risoluzione contrattuale, insieme al suo agente, ponendo di fatto fine al suo soggiorno al club in circostanze altamente controverse e tumultuose.
Secondo quanto riferito, le tensioni covavano da settimane dall’arrivo di Antonio Conte a Napoli, con fonti vicine alla squadra che hanno rivelato una serie di disaccordi tra il focoso tecnico e il versatile attaccante. Mentre Conte inizialmente considerava Raspadori un potenziale pilastro del suo progetto offensivo, il loro rapporto si è deteriorato rapidamente durante le riunioni tattiche pre-campionato e i primi allenamenti.
Informazioni interne affermano che la lite ha raggiunto il culmine quando Conte ha pubblicamente messo in discussione l’impegno e la disciplina tattica di Raspadori durante una seduta a porte chiuse, dando vita a un acceso scambio verbale. Una fonte ha descritto lo scontro come “combustibile e profondamente personale”, con Conte che avrebbe messo in dubbio la mentalità di Raspadori e la sua disponibilità a lottare per il suo posto, un’affermazione che avrebbe toccato un nervo scoperto del giocatore.
Con la situazione in caduta libera, il presidente del club Aurelio De Laurentiis è stato costretto a intervenire nel tentativo di mediare la controversia. Ma quello che doveva essere un incontro di risoluzione si è presto trasformato in un conflitto ancora più profondo. Secondo quanto riportato, Raspadori ha espresso la sua disillusione nei confronti della visione del club e dello stile di leadership di Conte, citando “condizioni inaccettabili” che gli hanno reso impossibile continuare a indossare la maglia del Napoli.
Le trattative si sono rapidamente trasformate in uno scontro finale a porte chiuse, dove entrambe le parti hanno concordato – seppur a malincuore – che una risoluzione consensuale fosse l’unica soluzione praticabile. Il team legale di Raspadori e i dirigenti del Napoli hanno trascorso la notte a definire i termini definitivi prima della drammatica firma ufficiale di oggi.
“Lascio il Napoli non per scelta, ma per necessità. Ho sempre indossato questa maglia con orgoglio, ma i recenti eventi hanno reso chiaro che non c’è più spazio per me qui. Auguro il meglio ai tifosi: meritano trasparenza, passione e rispetto”.
Il ventiquattrenne, un tempo considerato un pilastro del futuro del Napoli, ora lascia il club in una nuvola di polemiche e cocente delusione.