
Mentre la Juventus è ansiosa di assicurarsi un posto in Champions League la prossima stagione, Igor Tudor sa benissimo che il suo posto è in gioco.
I bianconeri hanno ingaggiato il loro ex difensore come allenatore ad interim fino a fine stagione, dopo aver messo alla porta Thiago Motta. Quest’ultimo aveva chiaramente perso il controllo, sia in campo che nello spogliatoio, quindi la dirigenza ha ritenuto necessario un cambio per salvare ciò che restava della stagione.
Il contratto di Tudor scade solo a fine stagione, ma include un’opzione di rinnovo a favore della dirigenza. Ovviamente, questa clausola si attiverebbe solo se il 46enne riuscisse a guidare il club verso la massima competizione europea per club, ma va sottolineato che la società non ha l’obbligo di attivarla, essendo meramente facoltativa.
Ciononostante, La Stampa (tramite TuttoJuve) ritiene che Tudor sia sulla strada giusta per assicurarsi la permanenza alla Juventus.
Il quotidiano evidenzia tre aspetti che giocheranno a favore dell’allenatore quando arriverà il momento di prendere una decisione (almeno in base allo status quo).
Il primo fattore è il più ovvio: i risultati. Dopotutto, questo aspetto è l’essenza stessa di qualsiasi sport.
Da quando ha preso il posto di Motta, Tudor è riuscito a fermare la caduta libera e finora ha raccolto sette punti su nove possibili.
Il secondo aspetto è l’equilibrio tattico. I bianconeri sembrano più solidi in difesa, ma stanno anche puntando sui numeri, e stanno anche effettuando transizioni rapide, cosa che raramente abbiamo visto con Motta.
Infine, Tudor ha rappresentato un notevole passo avanti rispetto al suo predecessore in termini di comunicazione, un fattore che la fonte ha descritto come un “autogol” di Motta, che non è riuscito a creare legami solidi con i suoi giocatori a causa del suo approccio brusco e distante.