
Con una mossa che potrebbe rivoluzionare il panorama del calcio italiano, la Fiorentina ha ufficialmente ingaggiato Nicolò Fagioli a titolo definitivo dalla Juventus, segnando uno dei trasferimenti più clamorosi dell’estate.
Il centrocampista 23enne, da tempo considerato uno dei giovani talenti italiani tecnicamente più dotati, ha firmato un contratto quinquennale con la Viola, con un costo di trasferimento stimato intorno ai 18 milioni di euro, che potrebbe salire a 22 milioni con i bonus legati alle prestazioni.
Un maestro del centrocampo trova il suo palcoscenico
Il percorso di Fagioli è stato tutt’altro che ordinario. Prodotto del rinomato settore giovanile della Juventus, è entrato a far parte della squadra bianconera da adolescente e ha rapidamente scalato le classifiche, impressionando per la sua visione di gioco, la sua compostezza e la sua capacità di dettare il ritmo dalla profondità.
Dopo una stagione di successo sotto la guida di Massimiliano Allegri nel 2022-23, dove ha giocato un ruolo fondamentale a centrocampo nonostante la turbolenta stagione della Juventus, i progressi di Fagioli si sono bloccati, aggravati da problemi extra-campo, tra cui una squalifica di alto profilo per scommesse che lo ha tenuto fuori per diversi mesi. Sebbene sia tornato in campo all’inizio del 2025, i suoi minuti sono stati limitati sotto la guida di Thiago Motta, che sembrava favorire un centrocampo più fisico e verticale.
La svolta
Secondo fonti vicine all’accordo, la svolta è arrivata a giugno, poco dopo l’apertura del mercato internazionale. La Fiorentina, guidata dal nuovo allenatore Raffaele Palladino, ha individuato Fagioli come obiettivo prioritario: un acquisto importante per consolidare il suo centrocampo in evoluzione.
Il direttore sportivo Daniele Pradè è volato a Torino per avviare trattative dirette con la Juventus, che si è dimostrata aperta alla trattativa dopo che Fagioli ha espresso il desiderio di una nuova sfida e di opportunità costanti in prima squadra. La proposta della Fiorentina era chiara: un ruolo centrale in una squadra che punta a ricoprire un ruolo europeo, titolari regolari e un sistema tattico costruito su giocatori tecnici.
L’addio di Fagioli e un nuovo inizio
“Questo non è solo un trasferimento, è una ripartenza”, ha dichiarato Fagioli durante la sua presentazione ufficiale all’Artemio Franchi. “Devo tantissimo alla Juventus, ma voglio giocare, crescere, essere un leader. La Fiorentina ha creduto in me quando contava di più. Questa città, questo club, hanno fame. E lo ho anch’io”.
Ha continuato: “Ho parlato con Palladino della sua visione. Lui vuole dominare il pallone, giocare un calcio progressista: è lì che io prospero. Non vedo l’ora di indossare questa maglia e dare tutto per questo”.
L’ambizione della Fiorentina cresce
Questa mossa rappresenta un cambiamento nella strategia di mercato della Fiorentina: non più accontentandosi di accordi vantaggiosi o prestiti a breve termine, il club ora investe in asset a lungo termine. Ci si aspetta che Fagioli si inserisca come regista arretrato, con la libertà di orchestrare gli attacchi e collegare le linee difensive con quelle offensive.
Il tecnico Palladino ha parlato entusiasticamente del suo nuovo acquisto:
“Nicolò è un talento raro. Legge la partita come pochi altri, ha eleganza con la palla e porta personalità. Non è qui solo per giocare, è qui per guidare”.
Con la qualificazione all’Europa League all’orizzonte e un nucleo di giovani già in formazione, l’arrivo di Fagioli eleva la Fiorentina da un progetto promettente a una seria minaccia in Serie A.
Ripercussioni a Torino
Tornando a Torino, la mossa ha scatenato un acceso dibattito. Sebbene i tifosi della Juventus non siano nuovi alle separazioni del club da giovani di talento, la cessione a titolo definitivo di Fagioli – senza clausola di riacquisto, secondo le prime indiscrezioni – ha destato perplessità.
Alcuni addetti ai lavori suggeriscono che la Juventus abbia visto la mossa come necessaria per riequilibrare le finanze e snellire il suo affollato centrocampo. Altri credono che il club potrebbe pentirsi di aver lasciato andare un giocatore spesso paragonato ad Andrea Pirlo nel suo periodo migliore.
Il nuovo capitolo inizia
Fagioli si è già unito alla preparazione precampionato della Fiorentina, indossando la maglia numero 6, un numero storicamente indossato da alcuni dei centrocampisti più iconici del club. I primi filmati di allenamento lo hanno mostrato mentre si collegava fluidamente con i colleghi Arthur Cabral e Giacomo Bonaventura, lasciando intendere la formazione di un trio di centrocampo da leccarsi i baffi.
Con l’inizio della nuova stagione di Serie A a poche settimane di distanza, i tifosi di tutta Italia, non solo di Firenze, seguiranno con attenzione per vedere se Nicolò Fagioli riuscirà a esprimere il potenziale che un tempo lo ha reso il fiore all’occhiello della Juventus.