
Secondo diverse fonti vicine al club, lo scontro è avvenuto presso il lussuoso hotel Palazzo Caracciolo, dove De Laurentiis e Conte avevano programmato un presunto ultimo round di colloqui in merito alla potenziale nomina di quest’ultimo ad allenatore del Napoli per la stagione 2025/26.
Quella che doveva essere una formalità si è rapidamente trasformata in caos.
Un incontro si è trasformato in uno scontro
I testimoni affermano che, nel giro di soli 30 minuti dall’incontro, si sono alzate le voci e il personale di sicurezza ha dovuto posizionarsi discretamente più vicino alla sala. La causa? Uno scontro di ego, visione e, soprattutto, controllo.
Antonio Conte, noto per i suoi rigidi principi manageriali e la richiesta di autonomia nelle decisioni sui trasferimenti, avrebbe insistito per il pieno controllo sugli acquisti dei giocatori, sulle nomine dello staff e sulla direzione tattica. De Laurentiis, un presidente notoriamente pragmatico e con la reputazione di intromettersi, si è subito irritato all’idea.
“Non vieni qui per dirigere una dittatura”, avrebbe urlato De Laurentiis, secondo un dipendente dell’hotel che ha parlato in condizione di anonimato. “Questa è la mia squadra, non la tua!”
Conte, che non si tira mai indietro, ha replicato con altrettanta veemenza.
“Allora vinci il tuo Scudetto senza di me!” avrebbe urlato, sbattendo la mano sul tavolo. “Se vuoi una marionetta, cerca altrove.”
Il punto di rottura
Secondo alcune fonti, la discussione si è inasprita quando Conte ha presentato una lista di richieste, tra cui l’ingaggio di almeno cinque giocatori esperti, un fondo di 300 milioni di euro e una revisione completa delle strutture di allenamento del club. De Laurentiis, colto di sorpresa dall’audacia, avrebbe definito la lista “delirante”.
Gli animi si sono ulteriormente infiammati quando Conte ha tirato in ballo i recenti fallimenti del Napoli, affermando:
“Questo club non ha una direzione dai tempi di Maradona. Vorresti essere Hollywood, ma il calcio è guerra”.
Questo ha toccato il nervo scoperto di De Laurentiis, il cui passato nella produzione cinematografica è spesso criticato come una distrazione dalla gestione di un calcio serio.
A questo punto, una fonte vicina al consiglio di amministrazione del Napoli afferma che De Laurentiis si è alzato in piedi e ha gridato:
“Allora vai a fare la guerra da qualche altra parte, Antonio! Questo non è un film e tu non sei la star!”
Ripercussioni e cosa succederà
Sebbene non sia stata rilasciata alcuna dichiarazione ufficiale, fonti interne affermano che l’accordo sia ormai “morto in acqua”, con Conte che ha lasciato l’incontro senza stringere la mano e, a quanto pare, si è diretto direttamente a Roma. I tifosi del Napoli, molti dei quali nutrivano speranze per il potenziale arrivo di Conte, hanno reagito sui social media con reazioni contrastanti: alcuni hanno elogiato la fermezza del presidente, altri hanno lamentato l’occasione persa di ricostruire con un campione consolidato.
La ricerca del nuovo allenatore del club è ora tornata al punto di partenza, con altri nomi in circolazione come Vincenzo Italiano, Thiago Motta e persino un ritorno sensazionale di Rafa Benítez.
Conclusioni
Questa drammatica ricaduta sottolinea ancora una volta la volatilità dietro le quinte del Napoli, un club noto tanto per la sua passione quanto per la sua imprevedibilità. Resta da vedere se si sia trattato solo di un’eruzione temporanea o di una rottura definitiva. Una cosa è chiara: Conte non si piegherà, e De Laurentiis non si arrenderà. E il Napoli rimane intrappolato nel mezzo.