
Quello che doveva essere un incontro di routine per finalizzare il rinnovo del contratto di Conte si è rapidamente trasformato in caos la scorsa settimana, con i due uomini che si scambiavano parole amare dietro le porte chiuse della sede centrale del club a Castel Volturno.
Secondo fonti interne a conoscenza diretta dell’incontro, Conte si è presentato con un programma chiaro: voleva il pieno controllo sui trasferimenti, un consistente fondo di riserva per l’estate e garanzie scritte che i giocatori chiave, in particolare Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia, non sarebbero stati ceduti.
Ma De Laurentiis, noto per la sua lingua tagliente e il suo stile imprenditoriale senza fronzoli, non ci stava. Il presidente avrebbe definito le richieste di Conte “irrealistiche” e lo avrebbe accusato di “fare l’allenatore, il dirigente e il proprietario contemporaneamente”.
È stato allora che è scoppiata la bagarre.
“Non lavoro con promesse vuote” — Conte sbotta
Fonti presenti all’incontro affermano che Conte abbia sbattuto sul tavolo una cartella con i piani di mercato e abbia dichiarato:
“Sono venuto qui per vincere, non per partecipare. Non lavoro con promesse vuote e scarti di bilancio”.
De Laurentiis, imperturbabile, avrebbe replicato:
“Sapevi i termini quando hai firmato. Se vuoi un pozzo senza fondo di soldi, vai in Premier League”.
Quelle parole hanno scatenato una reazione immediata da parte di Conte, che si è alzato in piedi e ha detto alla sala:
“Se l’ambizione è un problema qui, allora sono già fuori”.
Pochi minuti dopo, Conte se n’è andato – decisione presa, con le valigie metaforicamente pronte.
Le conseguenze: silenzio, shock e un club in bilico
Sebbene nessuna delle due parti abbia confermato ufficialmente i dettagli dello scontro, entrambe hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche criptiche che alludono alla situazione.
Conte ha detto domenica a Sky Italia:
“Il rispetto deve essere reciproco. Se non puntiamo in alto, perdiamo tempo”.
Nel frattempo, De Laurentiis ha commentato:
“Nessun individuo è più grande del Napoli. Nemmeno Conte”.
Il rapporto, un tempo pieno di promesse, si è ora completamente incrinato, e il momento non potrebbe essere peggiore.
Tifosi divisi, società in crisi
I tifosi sono sconvolti. Alcuni si schierano con Conte, applaudendo il suo rifiuto di accontentarsi della mediocrità e il suo impegno nel costruire una squadra che possa davvero lottare per il titolo. Altri sono furiosi con entrambi, accusando De Laurentiis di essere troppo autoritario e Conte di aver abbandonato la nave quando la situazione si è fatta dura.
A poche settimane dall’apertura del mercato, il Napoli è ora senza allenatore, diviso e in disperato bisogno di una direzione.
Cosa succederà?
Si prevede che Conte si prenderà una breve pausa prima di valutare le opzioni, con l’interesse segnalato da Bayern Monaco, Chelsea e persino dalla nazionale italiana.
Il Napoli, d’altra parte, ha avviato una frenetica ricerca di un sostituto. Le prime indiscrezioni suggeriscono che il club potrebbe rivolgersi a Vincenzo Italiano o promuovere un candidato interno nel frattempo, ma sostituire Conte non sarà un compito facile.
In conclusione?
Non si è trattato solo di un disaccordo professionale, ma di una guerra filosofica. E ora che la polvere si è depositata, è chiaro: l’era Conte-De Laurentiis è finita, e si è conclusa con fuoco, furia e un indimenticabile litigio.