
L’attaccante 25enne arriva a San Siro come sostituto diretto del capitano e talismano del club Lautaro Martínez, che ha completato un passaggio di successo in Premier League all’inizio di questa settimana.
Dettagli dell’accordo:
Costo del trasferimento: 42 milioni di euro
Durata del contratto: 5 anni (fino a giugno 2030)
Stipendio: 4,5 milioni di euro netti a stagione
Premi di rendimento: fino a 3 milioni di euro a stagione in base a gol, assist e rendimento della squadra
Numero di maglia: 10
L’Inter ha battuto la concorrenza di Juventus e Roma per assicurarsi la firma del versatile attaccante, con i dirigenti del club che hanno lavorato 24 ore su 24 per chiudere rapidamente l’affare dopo l’addio di Lautaro. Raspadori ha superato le visite mediche questa mattina presso l’ospedale Humanitas prima di firmare un accordo a lungo termine.
Comunicato del Club:
“FC Internazionale Milano è lieta di dare il benvenuto a Giacomo Raspadori nella famiglia nerazzurra. Giocatore di grande qualità tecnica e intelligenza, Raspadori incarna lo spirito e l’ambizione di questo club. Non vediamo l’ora di intraprendere insieme un percorso di successo.”
L’inizio di una nuova era
Con Lautaro Martínez che lascia alle spalle un’eredità di gol e leadership, la pressione è rivolta a Raspadori affinché si faccia avanti, e lui non è nuovo a questo. Prodotto del settore giovanile del Sassuolo, Raspadori è diventato uno degli attaccanti più intelligenti d’Italia, noto per i suoi movimenti, la sua creatività e la sua capacità di concludere a rete in modo decisivo. Dopo un’ottima stagione al Napoli, dove ha segnato 13 gol e 8 assist, Simone Inzaghi è fiducioso che la stella azzurra prospererà nel suo nuovo ruolo.
Le parole di Raspadori:
“Questo è un sogno che si avvera. L’Inter è un club con una storia e un’ambizione incredibili. Sono orgoglioso di essere qui e sono pronto a dare tutto per questi colori. Sostituire uno come Lautaro è un onore e una responsabilità che sono pronto ad assumermi.”
Ruolo tattico
Si prevede che Simone Inzaghi schieri Raspadori in un sistema a doppia punta al fianco di Marcus Thuram, con l’italiano libero di arretrare, creare e sfruttare gli spazi dietro le difese – un’evoluzione tattica che rispecchia la nuova identità offensiva dell’Inter dopo Lautaro.