May 30, 2025
Paolo Di Canio

La stagione dell’Inter sta volgendo al termine e ora una delle figure più schiette del calcio italiano ha emesso un verdetto brutale.

Paolo Di Canio

“Simone Inzaghi diventa ogni giorno più incompetente. A ogni partita, sembra meno un allenatore che lotta per la gloria dell’Inter e più uno che ha abbandonato mentalmente il club”, ha dichiarato Di Canio domenica sera a Sky Sport Italia.

I commenti hanno colpito come un fulmine a ciel sereno, arrivando poche ore dopo l’ultima disastrosa prestazione dell’Inter: un fiasco 0-1 contro la Roma, dove la tattica di Inzaghi ha nuovamente sconcertato tifosi ed esperti.

“Ha perso la fame e questo sta trascinando l’Inter verso il basso”

Di Canio non si è limitato alle critiche tecniche. Si è lanciato in una feroce valutazione caratteriale, sostenendo che il linguaggio del corpo, le decisioni e le dichiarazioni pubbliche di Inzaghi mostrano un uomo che non sanguina più per l’Inter.

“Guardatelo a bordo campo: braccia conserte, confuso, passivo. Ascoltate le sue interviste: niente grinta, niente senso di responsabilità, solo scuse trite e ritrite. Questo non è l’Inzaghi che costruiva squadre con passione. È un uomo che sembra non importargli più nulla”, ha sbottato Di Canio.

“In un club come l’Inter, devi vivere ogni partita, ogni istante. Devi lottare per lo scudetto. Inzaghi si comporta come se stesse solo aspettando l’inevitabile telefonata che gli dice che è finita”.

L’accusa schiacciante di Di Canio suggerisce una completa erosione della leadership al centro dell’attuale declino dell’Inter, con l’allenatore che non ispira più fiducia nello spogliatoio, e nemmeno in se stesso.

Caos tattico, dubbi nello spogliatoio

Fonti interne al club, che hanno parlato con La Gazzetta dello Sport, lasciano intendere che i commenti di Di Canio riflettano un crescente entusiasmo a porte chiuse. A quanto pare, i giocatori più esperti sono sconcertati dall’incoerenza tattica di Inzaghi: cambia modulo a metà partita, elimina giocatori chiave senza spiegazioni e persiste con sistemi che chiaramente non si adattano ai punti di forza dell’Inter.

“I giocatori sembrano smarriti perché lo sono”, ha detto Di Canio. “Lo si vede in campo. Non credono in quello che fanno perché nemmeno il loro allenatore ci crede. Non puoi lottare per uno Scudetto quando il tuo allenatore ha smesso di crederci”.

Di Canio ha persino insinuato possibilità più oscure: che il “disinteresse” di Inzaghi possa essere radicato in tensioni irrisolte con la dirigenza del club, o persino in discussioni silenziose sul suo futuro altrove.

“A volte vedi un allenatore comportarsi così quando sa che non resterà qui ancora a lungo. Quando ha già accettato un altro destino”, ha detto Di Canio in tono minaccioso.

I tifosi si rivoltano contro l’allenatore

Sui social media e nei forum dei tifosi, le parole di Di Canio hanno risuonato a gran voce. Molti tifosi dell’Inter ora accusano Inzaghi di tradire le ambizioni del club, con hashtag come #InzaghiOut e #InterDeservesBetter che diventano trend in tutta Italia.

La tifoseria, un tempo appassionata sostenitrice di Inzaghi dopo le vittorie in Coppa e le memorabili serate europee, ora mette in discussione ogni sua mossa: le sostituzioni, le scuse post-partita, il suo apparente distacco emotivo.

“L’Inter merita un leader disposto a scendere in campo per la squadra”, ha scritto un tifoso su X (ex Twitter). “In questo momento, abbiamo un fantasma”.

Il conto alla rovescia finale per Inzaghi?

Le prossime settimane potrebbero essere decisive. Con partite chiave alle porte, la pressione su Simone Inzaghi è soffocante – e con voci autorevoli come Di Canio che ora mettono apertamente in discussione la sua competenza e il suo impegno, il margine di errore è svanito.

Se i risultati continueranno a precipitare, il consiglio di amministrazione potrebbe non avere altra scelta che premere il grilletto, ponendo fine al regno di Inzaghi in un’atmosfera di tradimento e amaro rimpianto.

Le ultime parole di Di Canio sono state un avvertimento agghiacciante:

“Se Simone Inzaghi ama ancora l’Inter, deve dimostrarlo ora, o andarsene prima di distruggere ciò che resta”.

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