
Intervenendo martedì a un simposio per allenatori a Milano, Conte ha affrontato le voci con la sua tipica intensità e la sua schiettezza senza scuse. “Non sono pazzo”, ha detto, con gli occhi che brillavano di sfida.
“So che tipo di progetti accetto. Non ho mai accettato un lavoro solo per il gusto di farlo. Le mie decisioni sono strategiche, non disperate”.
L’osservazione pungente è stata interpretata da molti come una frecciatina non troppo sottile alla caotica situazione manageriale del Napoli nelle ultime due stagioni. Dall’addio di Luciano Spalletti nel 2023, il club ha cambiato tre allenatori, nessuno dei quali è riuscito a stabilizzare la squadra o a ripristinare la forma vincente dello Scudetto. Il proprietario del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è stato ampiamente criticato per la sua leadership incostante e la mancanza di una visione a lungo termine – critiche che Conte sembra condividere.
Non è la prima volta che Conte prende di mira i vertici del Napoli. All’inizio di questo mese, ha respinto un presunto approccio da parte del club, citando “incompatibilità di visione”. Ora, con la sua ultima affermazione “Non sono pazzo”, ha raddoppiato la narrazione secondo cui una partnership con il Napoli sarebbe sfortunata.
Ciò che rende questa saga ancora più intrigante è la silenziosa e incombente presenza della Juventus sullo sfondo.
I giganti torinesi, dove Conte ha vinto numerosi titoli di Serie A sia da giocatore che da allenatore, stanno osservando attentamente gli sviluppi, mentre l’incertezza offusca il futuro dell’attuale allenatore Massimiliano Allegri. Nonostante abbia guidato i bianconeri al terzo posto in questa stagione, lo stile di Allegri ha attirato critiche per il suo conservatorismo e la percepita mancanza di ambizione sulla scena continentale.
Informazioni interne suggeriscono che la Juventus potrebbe fare una mossa audace per Conte se si separasse da Allegri quest’estate. I vertici del club ammirano la mentalità vincente di Conte e sono affascinati dall’idea di un ritorno a casa di alto profilo per ripristinare il dominio nazionale ed europeo della Juventus.
Tuttavia, Conte rimane a denti stretti su eventuali colloqui formali con la Juventus. “Non guardo indietro né inseguo la nostalgia”, ha dichiarato. “Guardo chi fa sul serio, chi ha un piano concreto. È questo che mi guida”.
Per ora, Antonio Conte è senza squadra, ma chiaramente non privo di influenza. Le sue parole hanno un peso, e il suo disprezzo per le mezze misure trova riscontro sia tra i tifosi che tra gli esperti. Che il suo prossimo passo lo riporti a Torino o altrove, una cosa è certa: ovunque approderà, non sarà per caso, e sicuramente non a Napoli.