
In quello che sarà ricordato come uno dei trasferimenti più rivoluzionari nella recente storia del calcio europeo, Kevin De Bruyne ha ufficialmente completato il suo passaggio all’Inter, chiudendo il sipario su un decennio di dominio al Manchester City.
Dopo mesi di silenziose trattative, pianificazione strategica e intense discussioni tra dirigenti e agenti del club, l’accordo è concluso: l’Inter si è assicurata i servizi del maestro belga del centrocampo con un contratto a lungo termine, in un’operazione che rimodella gli equilibri di potere in Serie A e in tutta Europa.
L’ACCORDO: PERFETTO, STRATEGICO, STORICO
L’accordo, confermato oggi da entrambi i club e dai rappresentanti di De Bruyne, è stato finalizzato a seguito di un processo meticolosamente strutturato che includeva clausole basate sulle prestazioni, la risoluzione dei diritti d’immagine e una clausola di leadership che posiziona De Bruyne non solo come giocatore, ma come leader sportivo nel progetto del club. Fonti vicine all’Inter confermano che l’accordo include:
Un contratto triennale con un quarto anno opzionale
Uno stipendio netto di circa 13 milioni di euro a stagione, che rende De Bruyne il giocatore più pagato dell’Inter
Pieno controllo sul personal branding in collaborazione con il team marketing del club
Incentivi di rendimento legati al successo in Serie A e Champions League
Il consiglio di amministrazione dell’Inter, guidato dall’amministratore delegato Giuseppe Marotta e dal direttore sportivo Piero Ausilio, ha lavorato instancabilmente per allineare la situazione finanziaria alle normative del Fair Play Finanziario UEFA, assicurandosi al contempo ulteriori accordi di sponsorizzazione commerciale per coprire i costi di ingaggio di una superstar globale.
PERCHÉ DE BRUYNE HA LASCIATO IL CITTÀ: LA VERA STORIA
L’addio di De Bruyne non è dovuto a un declino, tutt’altro. Sebbene gli infortuni abbiano ridotto parte della sua stagione 2023-24, è tornato per fornire assist fondamentali ed è ancora ampiamente considerato uno dei centrocampisti più intelligenti, tecnici e visionari del pianeta.
Fonti interne rivelano che De Bruyne aveva richiesto un incontro con Pep Guardiola e i vertici del City a gennaio, esprimendo il suo desiderio di una nuova sfida personale e professionale. A 33 anni, con una carriera brillante e una famiglia stabile, era pronto a tornare a vivere all’estero, e l’Inter rappresentava il mix perfetto di ambizione sportiva, profondità culturale e adattamento tattico.
“Volevo qualcosa di nuovo. Una nuova lingua, un nuovo campionato e un club con una fame ardente di scrivere di nuovo la storia”, avrebbe detto De Bruyne agli amici più stretti.
Il Manchester City ha rispettato la sua decisione. Il club, consapevole della sua lealtà e del suo status leggendario, ha lavorato in modo costruttivo per raggiungere un accordo dignitoso. De Bruyne lascia il City con la benedizione di Guardiola e del City Football Group.
IL CAPOLAVORO STRATEGICO DELL’INTER
Per l’Inter, questo non è solo un acquisto clamoroso, ma il culmine di un progetto triennale volto a ricostruire l’immagine internazionale del club e il suo pedigree in Champions League.
L’allenatore Simone Inzaghi ha avuto un ruolo decisivo, tenendo diverse videochiamate con De Bruyne in cui ha delineato il progetto tattico di un fluido 3-5-2, in cui il belga sarebbe stato schierato come creatore centrale di gioco dietro le punte – un ruolo studiato per estrarre il meglio dalla sua capacità di passaggio, dalla sua consapevolezza spaziale e dal suo dominio in transizione.
Con Hakan Çalhanoğlu destinato a ricoprire il ruolo di regista e Nicolò Barella a fungere da motore box-to-box, De Bruyne diventa il fulcro di un centrocampo già d’élite – una mente tra guerrieri.
“Non si tratta solo di ciò che apporta tecnicamente”, ha detto una fonte dell’Inter. “Kevin porta credibilità globale. Alza il nostro potenziale e il nostro standard.”
IL GENIO DEL CALCIO IN NUMERI
358 presenze con il Manchester City
102 gol e 168 assist
6 titoli di Premier League
5 Coppe di Lega, 2 FA Cup e una UEFA Champions League
Realista dell’Anno in Premier League (3 volte)
Capitano del City dal 2023
La sua capacità di manipolare il ritmo, di rompere le linee difensive con passaggi precisi e di eseguire sotto pressione lo ha reso un giocatore irripetibile. Ora porta questa maestria in Serie A.
CULTURA ED EREDITÀ
Oltre al campo, il trasferimento di De Bruyne rappresenta un momento culturale. L’Italia ha sempre venerato i centrocampisti creativi – da Pirlo a Totti – e ora accoglie con favore un’interpretazione moderna del ruolo. De Bruyne, che parla fluentemente quattro lingue, avrebbe iniziato a prendere lezioni di italiano con la sua famiglia, che si trasferirà a Milano a giugno.
L’Inter ha in programma una grande presentazione a San Siro a luglio, con tanto di spettacoli con droni, omaggi ai tifosi e una conferenza stampa che dovrebbe attirare l’attenzione dei media di tutto il mondo. Si prevede che le vendite di maglie supereranno i record del club, con le divise “DE BRUYNE 17” molto richieste in tutto il mondo.
LE PRIME PAROLE DEL MAESTRO
In un emozionante messaggio sui social media, De Bruyne si è rivolto ai tifosi:
“Grazie, Manchester, per avermi reso quello che sono. Non è mai stato solo calcio, è stata casa. Ora non vedo l’ora di vivere qualcosa di nuovo. L’Inter è un club con anima, ambizione e storia. Sono qui per scrivere un nuovo capitolo. Forza Inter!”
UNA LEGGENDA FINISCE, UNA NUOVA INIZIA
Mentre il Manchester City si prepara a onorare uno dei suoi più grandi giocatori di sempre con una partita di beneficenza in programma entro la fine dell’anno, l’Inter è pronta a scatenare un talento generazionale nel teatro di San Siro.
Kevin De Bruyne non si sta fermando, sta evolvendo. E il prossimo atto della sua brillantezza si svolgerà sotto i riflettori della Serie A.