
Ne ha abbastanza.
Simone Inzaghi, la mente dietro la corsa dell’Inter alla finale di Champions League, ha scatenato una furiosa risposta alle affermazioni secondo cui la sua squadra avrebbe “rinunciato” alla Serie A, e lui non si è trattenuto.
“È una sciocchezza assoluta!” ha esclamato Inzaghi dopo la partita, con la voce che si sovrastava nel frastuono. “Non diamo priorità a nulla. Siamo l’Inter, lottiamo su ogni fronte!”
E hanno lottato.
Pochi giorni dopo essersi assicurati un posto nella finale più ambita d’Europa, l’Inter ha rilasciato una fragorosa dichiarazione d’intenti in patria, smantellando un avversario di massima serie con un’efficienza spietata. I gol di Lautaro Martínez e Nicolò Barella hanno illuminato San Siro, mentre l’Inter tornava a ruggire nella corsa allo Scudetto, accorciando il distacco dalla capolista e mandando un avvertimento a tutti gli avversari ancora in gara.
Ma per Inzaghi, la vittoria non valeva solo tre punti: era una vittoria personale.
“La gente ha la memoria corta”, disse con gli occhi fiammeggianti. “Abbiamo gestito due competizioni brutali, ruotato solo quando necessario, e siamo comunque arrivati in finale di Champions League. Questo non è stabilire delle priorità, è gestire una guerra”.
La narrazione diffusa da alcuni – secondo cui l’Inter avrebbe tolto il piede dall’acceleratore in Serie A per inseguire la gloria europea – ha chiaramente toccato un nervo scoperto. Ma ora, con lo slancio crescente, i trofei in vista e la fiducia che pervade la squadra, le parole di Inzaghi sembrano una profezia.
Non si tratta di esaurimento nervoso. È una tempesta.
Con solo una manciata di partite rimaste e l’Inter che ora con il fiato sul collo della capolista, la corsa allo Scudetto è ufficialmente INIZIATA – e gli uomini di Inzaghi sembrano più affamati che mai.
“Lasciateli parlare”, sorrise compiaciuto. “Parleremo noi in campo”.
Dai sogni di Wembley al dominio nazionale, l’Inter non sta scegliendo tra titoli. Li vuole entrambi.