
In una mossa clamorosa che ha fatto parlare di sé in Serie A, il centrocampista argentino Rodrigo De Paul ha completato il trasferimento a titolo gratuito all’ACF Fiorentina, ponendo fine a un periodo turbolento all’Atlético Madrid. L’accordo è stato confermato oggi dal direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè, che ha suggellato l’accordo in quello che è ora considerato uno dei colpi più strategici della prossima sessione estiva del 2025.
De Paul, 30 anni, ha firmato un contratto quinquennale fino a giugno 2030, rendendolo uno degli acquisti chiave del nuovo allenatore della Viola, Raffaele Palladino. Il club ha anche inserito una clausola rescissoria – non resa nota ma descritta come “sostanziale” – per proteggere quello che considera un futuro protagonista della Serie A.
Uscita confermata dal presidente dell’Atlético
La conferma della partenza di De Paul è arrivata all’inizio di questa settimana, con il presidente dell’Atlético Madrid Enrique Cerezo che ha pubblicamente riconosciuto la fine del periodo dell’argentino nella capitale spagnola. “Ringraziamo Rodrigo per i suoi sforzi, ma in questa fase, una nuova strada è la migliore per entrambe le parti”, ha affermato Cerezo, segnalando una chiusura diplomatica ma ferma di una relazione sempre più tesa.
Dietro le quinte: tensioni con Diego Simeone
Fonti vicine alla situazione hanno fatto luce sui crescenti attriti tra De Paul e l’allenatore dell’Atletico Diego Simeone, che alla fine si sono rivelati irreparabili. Sebbene Simeone avesse inizialmente spinto per l’arrivo di De Paul nel 2021, sperando di integrare il suo connazionale nell’intenso apparato tattico dell’Atlético, sono presto emerse divergenze creative.
Sono stati segnalati diversi alterchi in allenamento, con fonti interne che affermavano che De Paul si scontrava spesso con Simeone per la “mancanza di libertà nella costruzione del gioco” e le sue “rigide richieste tattiche”. Un episodio specifico che ha fatto notizia alla fine della scorsa stagione ha riguardato un acceso scambio di battute dopo una partita di Champions League, in cui De Paul sarebbe stato messo in panchina per non essere riuscito a rientrare, scatenando un acceso scontro nello spogliatoio.
Nonostante diversi colloqui di pace guidati da dirigenti dell’Atlético, tra cui Koke e Griezmann che fungevano da intermediari, la frattura non ha fatto che aumentare. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata durante la pianificazione pre-stagionale di maggio, quando De Paul è stato escluso dagli esercizi tattici, un chiaro segnale che Simeone era andato avanti.
Un nuovo capitolo di stile argentino a Firenze
Ora, sotto la guida di Palladino – noto per il suo stile progressista e basato sul possesso palla – si prevede che De Paul prospererà come il cuore pulsante del centrocampo della Fiorentina. Il suo arrivo porta non solo esperienza, ma anche un’identità spiccatamente argentina a una squadra che già accenna a una rinascita sudamericana.
“Questo è un progetto speciale”, ha dichiarato De Paul nel suo comunicato di presentazione. “Firenze è una città di passione e vengo qui per creare qualcosa di nuovo: per guidare, per esprimermi e per vincere. Ho piena fiducia in Mister Palladino e in ciò che stiamo costruendo”.
Il campione del mondo argentino indosserà la maglia numero 10, a simboleggiare la fiducia della Fiorentina nel suo potere di stella e nella sua leadership creativa. I tifosi viola stanno già anticipando una nuova era, con De Paul che viene presentato come il volto di una squadra rinvigorita e pronta a competere per un posto in Europa.
Rodrigo De Paul alla Fiorentina:
Accordo siglato da Daniele Pradè
A parametro zero (acquisto a parametro zero record per il club)
Contratto fino a giugno 2030
Clausola rescissoria attiva per il 2025
Presentazione prevista questo fine settimana all’Artemio Franchi