
In una svolta drammatica che ha sconvolto il calcio europeo, il maestro del centrocampo argentino Rodrigo De Paul lascia ufficialmente l’Atletico Madrid, con l’AS Roma che ne ha confermato l’ingaggio a parametro zero, un record, in vista della sessione estiva del 2025. L’accordo, finalizzato sotto la supervisione del veterano allenatore Claudio Ranieri, porta una vibrante dose di arte argentina nella capitale e segna un nuovo, audace capitolo nella tempestosa carriera di De Paul.
Una fine tumultuoso a Madrid
Il presidente dell’Atletico Madrid Enrique Cerezo ha confermato oggi la partenza di De Paul, dichiarando:
“Ringraziamo Rodrigo per il suo contributo, ma a questo punto è stato meglio per entrambe le parti separarsi. Il club gli augura successo per il futuro”.
Dietro l’addio diplomatico si cela un rapporto teso e in deterioramento tra De Paul e l’allenatore Diego Simeone, che secondo fonti vicine al club ha raggiunto il punto di ebollizione verso la fine della stagione 2024-25.
Informazioni a parte riportano una serie di accesi alterchi durante gli allenamenti e i colloqui con la squadra nell’intervallo, con i due argentini che si scontravano sulla rigidità tattica, la mancanza di libertà creativa e la gestione sempre più autoritaria della squadra da parte di Simeone.
Un episodio particolarmente esplosivo, che si dice sia avvenuto dopo una partita di Champions League contro il Napoli, ha visto De Paul uscire furibondo dallo spogliatoio dopo essere stato sostituito in anticipo, gridando a quanto pare: “Non sono un robot per il vostro sistema!”.
Simeone, noto per il suo approccio intransigente, avrebbe espulso De Paul dagli allenamenti della prima squadra poco dopo, spingendo il centrocampista a chiedere una risoluzione anticipata del contratto.
La rinascita argentina della Roma sotto Ranieri
Ora, sotto la guida di Claudio Ranieri, tornato alla Roma per un ultimo progetto, il trentenne De Paul è considerato il pilastro di una ricostruzione dinamica. Si ritiene che Ranieri sia stato personalmente coinvolto nella conclusione dell’accordo, considerando De Paul il “cuore creativo” di una squadra che punta a fondere l’esperienza con il talento giovanile.
“Rodrigo porta con sé una grinta e una visione che eleveranno questa squadra. Non è solo un giocatore, è un’affermazione di stile”, ha dichiarato Ranieri durante la presentazione.
Il trasferimento ha stupito gli osservatori non solo per la sua repentinità, ma anche perché De Paul ha firmato un contratto record a parametro zero, con l’AS Roma che ha sfruttato una clausola di rescissione consensuale concordata con l’Atletico. Il contratto include una clausola rescissoria unica di 60 milioni di euro, valida solo per i club stranieri, una mossa calcolata per proteggere il suo prezioso asset dai rivali di Serie A, in un momento di crescente interesse da parte di squadre di Premier League e MLS.
Cosa porta De Paul alla Città Eterna
Noto per i suoi passaggi incisivi, il suo impegno instancabile e la sua leadership dentro e fuori dal campo, De Paul è pronto a iniettare il fascino e la forza argentina in un centrocampo della Roma che ha perso identità. Con il compagno di squadra argentino Paulo Dybala già beniamino dei tifosi, i romanisti si leccheranno i baffi all’idea di una partnership creativa alimentata dall’Albiceleste.
Mentre la Roma cerca di riaccendere le sue ambizioni in Serie A, Rodrigo De Paul arriva non solo come calciatore, ma come simbolo di passione, ribellione e riscatto.