July 26, 2025
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In un raro e brutalmente onesto momento, il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio ha espresso la sua profonda frustrazione per i rapporti con i club della Saudi Pro League, definendoli “le persone peggiori con cui avere a che fare nel mondo degli affari” – non a causa di pessime tattiche negoziali, ma a causa dell’enorme pressione finanziaria che esercitano.

Parlando in via ufficiosa durante riunioni interne e in seguito ripreso da fonti vicine al club, Ausilio ha confessato:

“Ti offrono una cifra che semplicemente non puoi rifiutare. Non è mai giusto. È schiacciante. Distorcono l’intero mercato”.

Il commento arriva nel bel mezzo di una sessione di calciomercato che ha visto i club sauditi cercare incessantemente talenti europei, tra cui un presunto interesse per diversi giocatori dell’Inter. Le offerte, sostenute dal petrolio, che spesso raddoppiano o triplicano le valutazioni europee, hanno messo a dura prova le trattative tradizionali, anche ai massimi livelli del calcio.

💼 Crisi di mercato o nuova realtà? Le dichiarazioni di Ausilio riflettono una crescente tensione tra i club europei, che si sentono finanziariamente schiacciati dal potere d’acquisto dei club sauditi. Pur ammettendo che i soldi siano spesso “troppo cari per rifiutarli”, il dirigente italiano ha lamentato l’impatto a lungo termine sull’equità dei trasferimenti e sulla competitività sportiva.

“Non si tratta più di negoziare. Si tratta di resistere a qualcosa che è progettato per minare la propria posizione”, ha aggiunto Ausilio.

🔄Il dilemma dell’Inter
Sebbene l’Inter non abbia ancora pubblicamente avviato vendite di alto profilo a club sauditi quest’estate, le dichiarazioni di Ausilio rivelano il conflitto interno che i top club si trovano ad affrontare: trattenere giocatori chiave e integrità sportiva, oppure approfittare di offerte irresistibili che potrebbero stabilizzare le finanze del club in un colpo solo.

Con l’intensificarsi della sessione di calciomercato, tutti gli occhi sono puntati su quali club resisteranno e su chi alla fine cederà ai miliardi che piovono dal Golfo.

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