La Città Eterna sogna in grande. La Lazio sta elaborando internamente quello che potrebbe diventare il colpo di mercato più ambizioso dei suoi 124 anni di storia: un tentativo clamoroso di ingaggiare Gianluigi “Gigio” Donnarumma nel 2026.

Fonti vicine a Formello, sede del club, confermano che il Presidente Claudio Lotito, il Direttore Sportivo Angelo Fabiani e consulenti di fiducia hanno già avviato riunioni di pianificazione riservate incentrate su come riportare il numero 1 italiano in Serie A dal Paris Saint-Germain.
Perché Donnarumma, perché il 2026?
Entro l’estate del 2026, Donnarumma avrà 27 anni, un’età in cui i portieri iniziano il loro vero apice. Il suo contratto con il PSG scadrà allora, aprendo un potenziale corridoio per la Lazio, che potrebbe negoziare un trasferimento a parametro zero o un trasferimento a prezzo ridotto, nel caso in cui il PSG cercasse di incassare prima di perderlo per niente.
Internamente, la visione della Lazio è chiara:
Icona e simbolo: Donnarumma è visto come il perfetto testimonial per elevare l’identità globale della Lazio, proprio come Buffon un tempo incarnava la Juventus.
Leader di un progetto: Il club prevede di consegnargli la fascia di capitano entro poche stagioni, rendendolo il cuore pulsante della squadra.
Magnete commerciale: La sua presenza attirerebbe nuovi sponsor, accordi di merchandising e potenzialmente investitori internazionali.
La partita a scacchi finanziaria
La Lazio è pienamente consapevole della montagna economica che la attende. Donnarumma guadagna circa 10-12 milioni di euro all’anno al PSG, una cifra ben al di sopra dell’attuale tetto salariale della Roma. Per colmare il divario, il consiglio di amministrazione della Lazio ha discusso un approccio a tre pilastri:
Struttura salariale a livelli
Stipendio base in linea con i giocatori con i guadagni più alti della Serie A (circa 6-7 milioni di euro netti).
Bonus basati sulle prestazioni, legati alla progressione in Champions League, ai titoli nazionali e al record di porta inviolata.
Incentivi commerciali
Divisione dei diritti d’immagine, che consente a Donnarumma di trarre profitto dalle campagne di marketing.
Accordi di branding esclusivi (lusso, moda e sponsor aziendali italiani) direttamente legati al suo arrivo.
Partnership esterne
Esplorazione di co-investimenti da parte di finanziatori internazionali, in particolare in Medio Oriente e Asia, dove Donnarumma gode di un forte riconoscimento dopo il trionfo dell’Italia a Euro 2020.
L’ambizione di Lotito, secondo gli addetti ai lavori, è quella di presentare Donnarumma non solo come un acquisto calcistico, ma come una risorsa commerciale in grado di trasformare il valore di mercato della Lazio.
La visione sportiva: una tabella di marcia quinquennale
Per convincere Donnarumma, il progetto sportivo della Lazio deve essere a prova di bomba. Le proposte di bozza delineano:
Evoluzione della squadra: puntare su un nucleo di giovani stelle italiane (Frattesi, Scalvini, Baldanzi) insieme ad alcuni giocatori internazionali esperti.
Regolarità in Champions League: una spinta strategica per garantire piazzamenti tra le prime quattro in Serie A ogni stagione fino al 2026.
Crescita infrastrutturale: ammodernamento pianificato delle strutture di allenamento e piani a lungo termine per uno stadio di proprietà della Lazio: fattori critici per attrarre un giocatore di livello mondiale.
Garanzia di leadership: garanzie che Donnarumma non solo sarà titolare in ogni partita importante, ma diventerà alla fine il “portabandiera” del progetto.
Dietro le quinte: incontri segreti e campagne sussurrate
Il ruolo di Fabiani: si dice che il Direttore Sportivo stia lavorando con discrezione, raccogliendo già informazioni sui desideri a lungo termine di Donnarumma e sul suo rapporto con la gerarchia del PSG.
Dinamiche con gli agenti: l’agente di Donnarumma, Rafaela Pimenta, è nota per tenere le porte aperte ai ritorni in Italia. Gli addetti ai lavori della Lazio ritengono che un approccio discreto verso la fine del 2025 potrebbe portare a un’apertura.
Strategia per lo spogliatoio: la Lazio intende sfruttare il suo nucleo italiano – inclusa l’eventuale trasformazione di Ciro Immobile in ambasciatore del club – per promuovere la Roma come “il ritorno a casa di Gigio”.
Impatto su tifosi e media
Negli ambienti laziali, le voci hanno già scatenato un putiferio. I tifosi inondano i social media di immagini photoshoppate di Donnarumma in biancoceleste, con didascalie come “Il Muro di Roma”.
Giornalisti di tutta Italia ipotizzano che questa mossa potrebbe ridefinire il ruolo della Lazio nella gerarchia della Serie A, posizionandola spalla a spalla con Juventus, Inter e Milan sia in termini di prestigio che di ambizione.
Cosa succederà dopo
Ad oggi, tutto rimane una pianificazione interna. Non è stato ancora preso alcun contatto ufficiale con il PSG o con il gruppo di Donnarumma. Ma il conto alla rovescia è alle porte:
La stagione 2025/26 sarà decisiva per la carriera di Donnarumma al PSG.
La qualificazione della Lazio alla Champions League entro il 2026 sarà la principale merce di scambio.
Se la strategia di Lotito avrà successo, l’estate del 2026 potrebbe assistere a uno dei trasferimenti italiani più sconvolgenti degli ultimi decenni.
Conclusioni
La domanda non è più se la Lazio voglia Donnarumma, ma quanto lontano sia disposta a spingersi. Con audaci manovre finanziarie, una visione sportiva ben definita e il desiderio di riportare a casa il numero 1 d’Italia, la Lazio si sta preparando per un’operazione irripetibile.
E se ciò dovesse accadere, lo Stadio Olimpico non avrà solo un portiere. Avrà un monumento tra i pali.

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