Il Derby della Capitale è famoso per passione, dramma e tensione, ma la sfida di questo fine settimana tra Lazio e Roma ha visto i fuochi d’artificio non solo tra le due squadre rivali, ma anche all’interno dello stesso campo laziale.

Un’accesa guerra verbale è scoppiata tra il capitano Mattia Zaccagni e il compagno di squadra Nuno Tavares, lasciando i tifosi di stucco e sollevando seri dubbi sull’armonia nello spogliatoio.
Il punto critico
L’incidente è avvenuto nel secondo tempo, poco dopo che la Roma aveva lanciato un pericoloso contropiede sulla fascia destra. Tavares, incaricato di coprire la difesa, ha esitato nel posizionarsi, costringendo Zaccagni a arretrare e contribuire a bloccare l’azione. Furioso per quella che ha interpretato come una mancanza di concentrazione, il capitano della Lazio ha fatto sapere esattamente al compagno di squadra come si sentiva.
Quello che era iniziato come qualche gesto di rabbia si è rapidamente trasformato in una vera e propria rissa di urla davanti a decine di migliaia di persone all’interno dello Stadio Olimpico. Le telecamere hanno ripreso Zaccagni mentre urlava a Tavares di “svegliarsi e concentrarsi”, mentre il terzino portoghese rispondeva con un urlo, accusando il capitano di “dare la colpa agli altri invece di guidare”.
I giocatori si sono precipitati a separare i due, con Luis Alberto e Alessio Romagnoli che sono intervenuti per trascinare via Zaccagni, mentre Tavares veniva tirato indietro da Manuel Lazzari. Lo scontro è durato quasi un minuto e ha momentaneamente oscurato l’azione in campo, con i tifosi della Roma che cantavano in tono beffardo mentre la scena si svolgeva.
Emozioni scatenate
L’intensità emotiva del derby era già alle stelle, ma questo raro scontro interno ha scosso i tifosi laziali. La Curva Nord sembrava divisa: alcuni sostenevano la leadership di Zaccagni, altri applaudivano Tavares per aver tenuto duro.
Persino l’allenatore Igor Tudor era visibilmente frustrato a bordo campo, gesticolando per chiedere calma mentre borbottava con rabbia verso la panchina. Si è opposto a una sostituzione immediata, ma la frattura era evidente ogni volta che Zaccagni e Tavares si scambiavano occhiate per il resto della partita.
Ripercussioni post-partita
Dopo il fischio finale, entrambi i giocatori sono stati incalzati per la rissa.
Mattia Zaccagni (capitano della Lazio):
“Era la foga del momento. Questo derby significa tutto e pretendo il meglio da me stesso e dai miei compagni. Nuno lo sa. Abbiamo parlato e andiamo avanti come squadra.”
Nuno Tavares (difensore della Lazio):
“Sì, ci sono state delle parole, ma il calcio è così. Siamo appassionati, vogliamo vincere. A volte le emozioni traboccano. Per me, restano in campo, niente di più.”
Sebbene entrambi abbiano minimizzato pubblicamente l’incidente, fonti interne riferiscono che le voci si sono alzate di nuovo nello spogliatoio dopo la partita, prima che i giocatori più esperti intervenissero per riportare la calma.
Cosa significa per la Lazio
Gli scontri interni in partite ad alta pressione non sono rari, ma la natura pubblica di questa lite solleva interrogativi sull’unità della Lazio sotto la guida di Tudor. Zaccagni, a cui è stata appena affidata la fascia di capitano, potrebbe avere difficoltà a bilanciare leadership e diplomazia, mentre Tavares, che sta ancora cercando di consolidare il suo posto da titolare titolare, non si tira indietro di fronte allo scontro.
Per i tifosi, tuttavia, questo momento rimarrà impresso nella storia del derby. Il Derby della Capitale è sempre stato sinonimo di orgoglio e passione, ma raramente questa passione ha messo un compagno di squadra contro un altro davanti agli occhi del mondo.
Un altro derby da ricordare
Mentre il tabellone rimarrà negli annali, la scena di Zaccagni e Tavares impegnati in una furiosa discussione dominerà i titoli dei giornali. Per alcuni, è la prova dell’ardente impegno della Lazio; per altri, è un preoccupante segnale di crepe all’interno della squadra.
Una cosa è certa: questo scontro esplosivo tra capitano e compagno di squadra ha aggiunto un tocco indimenticabile a una rivalità già iconica.

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