SAN SIRO: Milan e Inter finalizzano l’acquisto di San Siro per 197 milioni di euro, ma l’affare è sotto inchiesta per “turbamento d’asta”

Milan e Inter hanno ufficialmente completato l’acquisto per 197 milioni di euro dell’iconico stadio di San Siro dal Comune di Milano, aprendo la strada a un nuovo progetto congiunto per lo stadio.

Tuttavia, mentre entrambi i club celebrano un traguardo storico, la procura ha aperto un’indagine per presunta “turbativa d’asta” relativa alla vendita, gettando un’ombra su questo storico accordo.
Un passaggio di consegne storico pone fine a 77 anni di proprietà comunale

Per la prima volta in quasi ottant’anni, San Siro, uno degli stadi più leggendari del calcio, non appartiene più alla città. Il 5 novembre, Milan e Inter hanno completato congiuntamente l’acquisizione per 197 milioni di euro (165 milioni di sterline/215 milioni di dollari) dello stadio e del terreno circostante dal Comune di Milano, ponendo formalmente fine alla proprietà comunale che risaliva al 1947.

La transazione, ratificata dal Consiglio Comunale a fine settembre, è stata finalizzata in anticipo rispetto ai tempi previsti dopo che entrambi i club hanno ottenuto le necessarie garanzie finanziarie. L’accordo include anche il complesso immobiliare circostante, consentendo ai giganti milanesi di iniziare a progettare un moderno stadio sostitutivo da 71.500 posti a ovest del sito esistente. L’acquisto segna l’alba di una nuova era per il calcio italiano. A lungo considerato una reliquia dell’età d’oro della Serie A, lo Stadio San Siro, o Stadio Giuseppe Meazza, è pronto a lasciare il posto a un ambizioso progetto di riqualificazione guidato dagli architetti Sir Norman Foster e David Manica, il duo che ha ideato lo stadio londinese di Wembley. Conferma ufficiale e dichiarazioni congiunte dei club

Il Comune di Milano ha confermato il trasferimento in un comunicato stampa ufficiale martedì mattina, recitando: “L’atto notarile relativo alla cessione del complesso immobiliare comprendente lo stadio Giuseppe Meazza, classificato nell’attuale Piano Regolatore come ‘Funzione Urbanistica Principale San Siro’, è stato sottoscritto oggi dal Comune di Milano e dalla società Stadio San Siro S.p.A., a seguito della proposta presentata da AC Milan S.p.A. e FC Internazionale Milano S.p.A., ai sensi dell’art. 4, comma 13, del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2021 (“Legge Stadi”)”.

Poco dopo, Milan e Inter hanno rilasciato una dichiarazione congiunta per celebrare l’accordo storico. “La costruzione del nuovo stadio e il progetto di riqualificazione urbana dell’area di San Siro rappresentano un nuovo capitolo per la città di Milano e per entrambi i club”, si legge nel comunicato. Questo importante traguardo riflette le ambizioni condivise di AC Milan e Inter, e dei rispettivi proprietari, RedBird e i fondi gestiti da Oaktree, per il successo sportivo a lungo termine e per un investimento che creerà valore a supporto della crescita sostenibile di entrambi i club.

I club continueranno a condividere l’attuale San Siro fino al completamento della costruzione del nuovo impianto, il cui completamento è provvisoriamente previsto prima di Euro 2032.
Indagine sulla turbativa d’asta getta ombre sulla vendita storica

Mentre entrambi i club celebrano l’acquisizione congiunta, la transazione è stata oggetto di indagine da parte della Procura di Milano, che sta indagando su una potenziale turbativa d’asta durante la procedura di vendita.

Secondo Tuttosport, il promotore Claudio Trotta, co-fondatore del Comitato Si Meazza, è stato interrogato questa settimana dai pubblici ministeri. Trotta sostiene che a lui e a diversi soci è stato impedito di presentare un’offerta competitiva a causa dei tempi ristretti imposti dal Comune. In una lettera aperta al sindaco Giuseppe Sala, Trotta ha affermato che “ai consorzi alternativi non è mai stata data una giusta possibilità di partecipare”, sollevando preoccupazioni sulla trasparenza in una delle transazioni infrastrutturali sportive più significative d’Italia.

I funzionari comunali hanno negato qualsiasi illecito, insistendo sul fatto che la vendita è stata condotta “in conformità con tutti i requisiti legali e procedurali”. L’indagine è ancora in corso e non sono state presentate accuse formali.
Il prossimo capitolo di San Siro e le speranze di rinascita della Serie A

Una volta avviati i lavori, il nuovo stadio, progettato da Foster+ Partners e MANICA Architecture, avrà una capienza di circa 71.500 spettatori, circa 4.000 in meno rispetto all’attuale San Siro. Il progetto prevede ampie zone verdi, aree commerciali, uffici e spazi per il tempo libero, a testimonianza di un più ampio progetto di riqualificazione urbana per il quartiere.

Si prevede che il nuovo stadio sarà una delle cinque sedi italiane per Euro 2032, che il Paese ospiterà insieme alla Turchia. Nel frattempo, San Siro continuerà a fungere da palcoscenico per grandi eventi, tra cui la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, prima dell’inizio della sua parziale demolizione.

Sia per il Milan che per l’Inter, questo investimento non riguarda solo la proprietà, ma anche la rivendicazione della rilevanza globale della Serie A. Un tempo casa dei migliori giocatori del mondo, il calcio italiano ha trascorso gli ultimi due decenni in lento declino, rimanendo indietro rispetto alla Premier League e alla Liga sia in termini finanziari che di coinvolgimento dei tifosi.

Ora, i rivali milanesi sperano che un nuovo super-stadio di proprietà privata simboleggi un futuro moderno e sostenibile e un ritorno alla grandezza degli anni ’90 e 2000, quando San Siro era il cuore pulsante del calcio mondiale.

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