L’Inter si prepara a una mossa aggressiva per sostituire Piero Ausilio

I venti del cambiamento soffiano tra i corridoi di Appiano Gentile. Secondo diversi resoconti dei media sportivi italiani, tra cui La Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport, l’Inter si sta preparando a un cambiamento epocale nella sua direzione sportiva. Il club starebbe gettando le basi per una mossa aggressiva per sostituire il Direttore Sportivo di lunga data Piero Ausilio già quest’inverno, segnando la potenziale fine di un’era e l’alba di una nuova visione strategica.

 

Ausilio, un uomo il cui sangue, si dice, scorre nerazzurro, è stato una figura centrale dell’Inter per oltre un quarto di secolo, arrivando a ricoprire il ruolo di Direttore Sportivo nel 2014. Il suo mandato è stato caratterizzato da incredibili traguardi – la gestione della squadra che ha portato allo Scudetto del 2021 e alla recente finale di Champions League – e una gestione pragmatica dei ben documentati vincoli finanziari del club. La sua capacità di scovare gemme come Nicolò Barella, Lautaro Martínez e Alessandro Bastoni è stata ampiamente elogiata.

 

Tuttavia, alcune fonti suggeriscono che la proprietà del club, Suning, e il presidente Steven Zhang, in linea con l’amministratore delegato Giuseppe Marotta, stiano valutando un passo coraggioso per iniettare nuova energia e un approccio forse più spietato e orientato al mercato nell’area sportiva. Il ragionamento sembra duplice: il desiderio di una strategia di mercato innovativa e globalizzata e la necessità di semplificare le operazioni per un successo sostenibile.

 

Perché una tempistica invernale aggressiva?

 

Una mossa a metà stagione è insolita, a dimostrazione dell’urgenza percepita. La sessione di calciomercato di gennaio è notoriamente difficile, ma l’insediamento di un nuovo direttore ora consentirebbe loro di:

 

1. Valutare la rosa attuale: valutare la rosa in prima persona durante una stagione competitiva.

2. Pianificare per l’estate 2024: partire subito con una strategia completa per la cruciale sessione estiva, con ampio margine di tempo per identificare gli obiettivi, negoziare le uscite e implementare una nuova filosofia. 3. Inviare un messaggio: una mossa decisiva in inverno segnala una forte intenzione a giocatori, agenti e club rivali riguardo all’ambizione e alla nuova direzione dell’Inter.

 

I contendenti: un nuovo profilo?

 

La rosa dei candidati che si vocifera punta a un profilo specifico: individui con ampie reti internazionali, esperienza nella costruzione sostenibile di club e un approccio moderno basato sui dati.

 

Il nome che sta generando il maggior fermento è Pierluigi Galdini. Figlio del leggendario agente e mediatore Ernesto Galdini, Pierluigi vanta una rete di contatti senza pari in Europa e Sud America. Noto come abile negoziatore e stratega, rappresenta un passaggio verso un modello più attento agli agenti e connesso a livello globale.

 

Altri nomi in lizza includono Giorgio Faggiani, attualmente al Monza e a cui è attribuita l’impressionante formazione della squadra, e Andrea Berta dell’Atletico Madrid, anche se strapparlo a metà stagione sarebbe un’impresa colossale. Internamente, Dario Baccin, vice di Ausilio, è una figura rispettata, ma potrebbe essere vista come una garanzia di continuità piuttosto che come il cambiamento radicale che la dirigenza auspica.

 

L’eredità di Ausilio e la sfida futura

 

Sostituire Ausilio non è un compito semplice. La sua profonda conoscenza istituzionale, il rapporto con l’allenatore Simone Inzaghi e la comprensione delle pressioni specifiche dell’Inter sono risorse immense. Qualsiasi successore erediterà una squadra in una fase delicata: competitiva ma che richiede un attento ringiovanimento e un riequilibrio finanziario.

 

La mossa è irta di rischi. Una transizione invernale dirompente potrebbe destabilizzare una squadra alla ricerca di una seconda stella dello Scudetto. Inoltre, il nuovo dirigente dovrebbe allinearsi rapidamente alle esigenze tattiche di Inzaghi e ai parametri finanziari di Marotta.

 

Conclusione: una scommessa calcolata

 

Se le indiscrezioni dovessero essere confermate, l’Inter è sull’orlo di una scommessa calcolata. Lasciare un’icona del club come Piero Ausilio non è mai una cosa da prendere alla leggera. Suggerisce una chiara decisione di dare priorità a un nuovo modello di gestione della squadra, forse più freddamente efficiente, rispetto a una tradizione consolidata.

 

Questo potenziale sconvolgimento invernale è più di un semplice cambio di personale: è una dichiarazione d’intenti. La gerarchia dell’Inter sembra pronta a essere aggressiva fuori dal campo per garantire un’aggressività continua. Le prossime settimane riveleranno se questa rimarrà una manovra dietro le quinte o sfocerà nella più grande saga dirigenziale del calcio invernale. Una cosa è certa: i nerazzurri non stanno a guardare.

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